Coronavirus, approvato il "Decreto Cura Italia": ecco tutte le misure e cosa succederà
di Marco Reda
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte comunica le misure economiche anti coronavirus: ecco cosa succederà in Italia

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Coronavirus, presentato il “Decreto Cura Italia" di marzo 2020
Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, insieme ai ministri Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, ha appena presentato le misure che fanno parte del nuovo “decreto cura Italia" anti coronavirus. Al termine del CDM, avvenuto questa mattina, il premier ha parlato nuovamente alla nazione e alla stampa in una conferenza apposita di presentazione degli aiuti economici che lo Stato ha messo a disposizione della popolazione. Una manovra economica “poderosa“, come spiegato da Conte, che mette in campo 25 miliardi di euro (il totale dell'indebitamento netto concesso) in sostegno di imprese, famiglie e lavoratori di tutto il paese e in generale ben 350 miliardi per fronteggiare l'emergenza. “Nessuno sarà lasciato solo, abbiamo a cuore la salute degli italiani – ha precisato il Presidente del Consiglio – questo decreto ovviamente non basterà ma già da domani ci rimetteremo al lavoro su un piano di ingenti investimenti per rilanciare il tessuto economico e sociale di questo paese".
Le misure del “decreto Cura Italia"
Il ministro di Economia e Finanze Roberto Gualtieri ha illustrato i punti economici salienti del “decreto cura Italia": “10 miliardi di euro tra ammortizzatori sociali e deroghe a sostegno di lavoratori (anche stagionali) e imprese in difficoltà, 600 euro una tantum per il mese di marzo per i lavoratori autonomi, voucher babysitter per i genitori del valore di 600 euro, sospensione di prestiti e mutui grazie al potenziamento del fondo di garanzia, sospensione di tributi, contributi previdenziali, ritenute fiscali e IVA". Nel pomeriggio è prevista una riunione tra i paesi membri del G7.
Altre misure del decreto
Ha parlato anche Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano: “previsto anche un ulteriore intervento sui licenziamenti, con le procedure che saranno fermate nei casi di perdita del lavoro dal 23 febbraio in poi. Il periodo di quarantena dei lavoratori sarà equiparato alla malattia. Gli ammortizzatori sociali varranno nove settimane, le misure per i lavoratori autonomi varranno per il mese di marzo ma saranno rinnovate anche per quello di aprile. Permane invece il reddito di cittadinanza. Prolungati i permessi legge 104. Previsto anche un intervento su Alitalia.". “3,5 miliardi di euro per la sanità troppo pochi? Sono sufficienti – ha proseguito la Catalfo – Il resto va anche per le scuole e a tutela di imprese, lavoratori e famiglie".
Le cifre del “decreto cura Italia"
10 miliardi di euro per la questione lavoro e famiglie
3,5 miliardi per la sanità e la protezione civile
3 miliardi per i lavoratori autonomi e professionisti (anche con un solo dipendente)
85 milioni per scuole e facilitazione di home schooling
43,5 milioni per la pulizia degli ambienti scolastici
Il resto sarà utilizzato per altre varie pratiche importanti, in attesa dello sblocco (per il mese di aprile) dei Fondi Europei
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Emergenza coronavirus, il manuale da seguire per lasciare il virus “fuori da casa"
In questi giorni tutti gli italiani sono costretti a restare a casa nel tentativo di ridurre il contagio dal coronavirus, uscendo solo per motivi di assoluta necessità. In questo scenario, però, la prevenzione dell'epidemia tra le mura di casa gioca un ruolo fondamentale per proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari. In tal senso Greenpeace Sud Est Asia ha divulgato un “Manuale verde per la prevenzione dell'Epidemia" nel quale si indicano alcuni passaggi molto importanti da seguire con grande attenzione quando si rientra nella propria abitazione, allo scopo di lasciare fuori il virus.
I consigli da seguire: dividere la casa in “zone cuscinetto e “aree di vita"
Tra i consigli che sono stati dati da Greenpeace Sud Est Asia vi è quello di togliersi le scarpe quanto si rientra a casa, spruzzando dell'alcool sulle suole, riportandole dentro solo dopo un po' di tempo. Inoltre, è auspicabile dividere la casa nelle cosiddette “zone cuscinetto" e “aree di vita": per quanto riguarda le prime, si fa riferimento alle zone di ingresso della casa. Proprio in queste zone occorre lasciare tutto ciò che potrebbe essere infetto (ad esempio scarpe e vestiti, mascherine o guanti) in modo da evitare che il virus entri nell'altra area, vale a dire quella dove si sviluppa la vita giornaliera della famiglia (sala pranzo, camera da letto ecc). Inoltre, occorre ricordarsi di non stare con i piedi nudi nella zona cuscinetto, mentre nella zona “aree di vita" si possono utilizzare delle pantofole.
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Attenzione alla sterilizzazione e alla pulizia
Come riferito da Greenpeace Sud Est Asia, risulta fondamentale sterilizzare la borsa con alcool, disinfettante e con un morbido panno bagnato, il tutto avvalendosi di una soluzione di acqua e sapone per i piatti in modo da pulire l'esterno. Inoltre, è importante disinfettare gli accessori. Per quanto riguarda l'elettronica, va ricordato che i dispositivi devono essere spenti prima di procedere con la pulizia attraverso un panno in microfibra con una piccola quantità di sapone per piatti che va diluito con dell'acqua calda e alcool. Un capitolo di grande rilievo, poi, viene occupato dalla pulizia delle mani: ricordate di lavarvi spesso le mani per almeno 20-30 secondi. Inoltre, se avete la necessità di uscire spesso, allora dovete provvedere a disinfettare il pavimento e gli oggetti presenti nella zona cuscinetto. Se non uscite spesso, potete farlo anche ogni 3-4 giorni.
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Come comportarsi con gli animali domestici?
Passiamo ora a trattare il tema relativo al comportamento da tenere con gli animali domestici. In tal senso, come riferito da Greenpeace Sud Est Asia,il suggerimento è quello di pulirsi le mani prima e dopo aver curato il proprio cane o gatto. Inoltre, dopo aver pulito gli escrementi, risulta molto importante disinfettare il terreno e le mani. Prima di fare rientro nella propria abitazione, poi, si possono utilizzare prodotti da bagno comuni per pulirli in modo accurato, al fine di “decontaminarli", evitando così di portare il coronavirus in casa.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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