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Coronavirus, nel casertano chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ecco i motivi

Coronavirus, nel casertano chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ecco i motivi. Tutti i dettagli

Coronavirus, nel casertano chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ecco i motivi
Coronavirus, nel casertano chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ecco i motivi - Foto Pixabay

Coronavirus, nel casertano chiuse le scuole di ogni ordine e grado: ecco i motivi

Chiuse le scuole pubbliche e private di Capua. Il sindaco, Luca Branco firma il provvedimento per arrestare la crescita allarmante di casi di sars-cov-2 nel territorio. Il coronavirus si sta rapidamente diffondendo tra la popolazione di Capua, in provincia di Caserta. Questa è la motivazione che ha spinto il sindaco Branco a chiudere le scuole fino al prossimo primo marzo. La decisione interessa sia le strutture pubbliche che quella private ed è stata accolta con favore dalla popolazione. Il provvedimento è stato firmato in seguito ad una riunione con la commissione consiliare e con il responsabile dell’unità operativa di Prevenzione Collettiva dell’Asl di Capua. Leggi anche: Coronavirus, Draghi proroga il coprifuoco fino ad aprile? Ecco tutti i dettagli

Situazione grave nel casertano

Alla seduta erano presenti anche tutti i dirigenti scolastici per condividere la decisione con i soggetti coinvolti nell’arginare la diffusione del coronavirus tra gli alunni ed il personale scolastico. La situazione però, è particolarmente grave in tutto il casertano. Nella stessa provincia anche il sindaco di Lusciano, Nicola Esposito ha deciso di far proseguire a distanza l’attività didattica per gli alunni delle scuole pubbliche e private del suo comune. Leggi anche Coronavirus, nuova circolare diramata dal Ministero della Salute: ecco tutti i dettagli

La chiusura delle scuole, una scelta obbligata

La chiusura interessa le scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado dal 17 al 27 febbraio, con un rientro previsto per lunedì primo marzo. Continua invece, l’attività in presenza dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia. Restano in aula quindi, solo coloro che hanno difficoltà a proseguire il proprio percorso educativo a distanza. Una tutela importante per non lasciare nessuno indietro nel processo di crescita ed al tempo stesso tutelare la salute pubblica. Il provvedimento potrebbe essere rinnovato nel caso in cui i contagi non si arrestassero. Le due settimane di stop obbligatorio potrebbero infatti, non essere sufficienti per bloccare la triste avanzata del virus tra la popolazione. Leggi anche Coronavirus, lotta alle varianti: nuova ipotesi di lockdown totale nei weekend? Ecco tutti i dettagli

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Aministratori preoccupati

A preoccupare gli amministratori locali non è solo il numero crescente di contagi, ma anche i risultati delle indagini scientifiche che hanno rilevato la presenza di numerose varianti del sars-cov-2 nel nostro Paese. Il distanziamento sociale e la mascherina sembrano essere ancora l’unica possibilità per difendersi dal virus nell’attesa che la campagna vaccinale coinvolga tutti. Ad oggi in Campania infatti è stato vaccinato il personale sanitario e si sta procedendo a somministrare le prime dosi per gli over 80.

La campagna vaccinale

La regione ha invece già attivato la piattaforma informatica per l’adesione alla campagna vaccinale riservata al personale scolastico senza limiti d’età, una possibilità per consentire alle scuole di proseguire con l’attività didattica in presenza.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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