Coronavirus, non solo Sicilia e Sardegna: ecco le regioni a rischio zona gialla da dopo Ferragosto
Continua a preoccupare la situazione di alcune regioni d’Italia a causa del coronavirus, che continua a diffondersi nel nostro Paese: da qualche settimana il numero dei nuovi positivi giornalieri è stabile tra i 5 e i 6000, sparsi per tutto lo Stivale ma con punte particolari in alcuni territori che, appunto, saranno inevitabilmente coinvolti dalle restrizioni a partire da dopo Ferragosto. Si parla nello specifico di ritorno in zona gialla, come riportato da SkyTg24, ma vediamo quali regioni rischiano di più. NUOVA VARIANTE IN ITALIA, ECCO CODVE SI STA DIFFONDENDO
Le regioni più a rischio
La Sicilia è senz’altro la prima regione che da dopo Ferragosto (probabilmente dal 23/8) tornerà in zona gialla: il numero di ricoverati in ospedale e nelle terapie intensive sta oltrepassando il limite tra il bianco e il giallo (siamo al 14%, per “cambiare colore” bisogna andare oltre il 15%), inevitabile dunque la decisione delle autorità sanitarie di “retrocedere” l’isola ponendo qualche restrizione in più. Non è da meno poi la Sardegna che si colorerà di giallo entro fine mese (superata la soglia del 10% di occupazione posti letto in ospedale) dopo aver concesso agli italiani e ai turisti stranieri di fare le vacanze lì. E poi ci sono le new entries… L’ANNUNCIO DEL PROF. LOCATELLI: “ECCO A CHI ANDRÁ LA TERZA DOSE DI VACCINO”
Le new entries
A preoccupare sono anche i recenti dati di altre regioni del nostro Paese: il Lazio è sicuramente tra esse, considerato che nonostante l’efficienza della campagna vaccinale si è raggiunto al momento il 7% della capacità di occupazione delle terapie intensive, valore che potrebbe crescere nelle prossime settimane. Stessi valori anche in Campania e Basilicata, altre regioni monitorate dal Governo. NUOVA ZONA ROSSA AL SUD ITALIA, ECCO DOVE
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Le nuove regole della zona gialla
La zona gialla non è più come quella del periodo pre-estivo, in cui vigeva il divieto di circolazione tra comuni se non per motivi di lavoro, salute o urgenza/necessità. Le uniche differenze tra la zona bianca e quella gialla, infatti, risiedono nell’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto (eccetto i bambini sotto i sei anni) e una che riguarda i tavoli di ristoranti, bar, pizzerie e pub: si può stare al massimo in quattro allo stesso tavolo se non si è conviventi, sia all’aperto che al chiuso.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.