Coronavirus, nuova ordinanza del Ministro Speranza: ecco le regioni che tornano in zona gialla

Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha firmato l'ordinanza: quattro regioni in zona gialla dal 21 febbraio, ecco quali sono

Minister of Health, Roberto Speranza, during the anti-covid vaccine day at the Spallanzani Hospital where the first drugs were symbolically given to five health workers, Rome, Italy, 27 December 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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Quattro regioni italiane passano dalla zona arancione a quella gialla, ordinanza firmata dal Ministro Speranza: ecco quali sono

Il coronavirus sta iniziando ad allentare la presa sull'Italia (e non solo), grazie alla diffusione dei vaccini e di una variante Omicron molto meno letale e pericolosa rispetto alle precedenti versioni del Covid-19; con il crollo del numero di vittime e ricoveri in terapia intensiva, dunque, il Governo ha deciso di allentare alcune restrizioni per avvicinare il Paese alla fase endemica, ovvero quella della convivenza “più pacifica" con il virus. Dello stesso avviso, ovviamente, il Ministero della Salute che ha sancito il passaggio dalla zona arancione a quella gialla di quattro regioni italiane (i cui dati ospedalieri sono evidentemente migliorati). Ecco cosa ha deciso il Ministro Roberto Speranza e quali sono i territori coinvolti.

Le regioni che passano in zona gialla

A partire da lunedì 21 febbraio le regioni Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d'Aosta passano dalla zona arancione a quella gialla; dal monitoraggio dei dati ospedalieri condotto ieri da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute è emerso che questi quattro territori possono essere spostati nella fascia inferiore di rischio Covid-19 rispetto a quella nella quale si trovavano. Niente da fare invece per il Friuli-Venezia Giulia, “costretto" ad un'ulteriore settimana in zona arancione.

Le regole in zona gialla

Con il nuovo sistema di divisione nazionale in fasce di colore non c'è alcuna differenza né limitazione di spostamento o attività tra zona arancione, gialla e bianca. A patto però che i soggetti siano vaccinati, altrimenti varranno le norme che ben conosciamo e che valevano durante il primo anno di pandemia (quando ancora non c'erano i vaccini). IL PIANO DEL GOVERNO PER ELIMINARE IL GREEN PASS

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Coronavirus, il bollettino di venerdì 18 febbraio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 53.662 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 57.890. I tamponi effettuati sono 510.283 (ieri 538.131). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 10,5% (ieri era al 10,75%). Sono 314 i morti (compresi alcuni riconteggi), 50 i posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 18 febbraio.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.