
Coronavirus, nuova ordinanza sugli spostamenti tra regioni in arrivo prima del nuovo Dpcm? La situazione
Il divieto di movimento tra regioni è in vigore fino al 15 febbraio. Il coprifuoco è fissato dalle 22 fino alle 5 e gli spostamenti tra regioni diverse sono vietati fino a lunedì 15 febbraio, eccezion fatta che per motivi di lavoro, necessità urgente e salute, come riporta today.it. Cosa dobbiamo aspettarci dopo il 15 febbraio? Sarà possibile entrare e uscire da una regione dopo questa data? Una cosa sembra certa: la scadenza di lunedì 15 febbraio entra in conflitto con la data di scadenza dell’attuale decreto del presidente del Consiglio dei ministri, cioè il 5 marzo. Leggi anche: Coronavirus, nuovo lockdown in vista, il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher: ‘Altre due settimane se i contagi aumentano’
Le regioni in zona gialla e arancione
Nell’area gialla ci sono le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto. Nell’area arancione: provincia autonoma di Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria. Nessuna regione si trova in zona rossa. Fino al prossimo lunedì 15 febbraio, dunque, nella maggior parte delle regioni italiane vige la zona gialla rafforzata: è possibile muoversi dalle 5 alle 22 ma sono sospesi gli spostamenti tra territori diversi, se non per motivi di salute, urgenza o lavoro. Coronavirus, scuole chiuse in 31 comuni fino al 14 febbraio in questa zona: partono i tamponi anche ai più piccoli, ecco tutti i dettagli
Decisione da prendere in questi giorni
In questi giorni il governo deve decidere se prolungare lo stop o concedere le riaperture, totali o parziali. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi nelle prossime due settimane. Con l’Rt sotto la soglia critica 1, inviterebbero a pensare che l’esecutivo e gli esperti del Cts possano valutare la possibilità di concedere di nuovo gli spostamenti, ma è difficile che scienziati e governo aprano completamente agli spostamenti tra regioni diverse, perché nonostante le tante regioni gialle si teme ancora una ripresa dei contagi favorita dai possibili assembramenti. Leggi anche: Coronavirus, Ricciardi invoca la zona rossa: ‘Servirebbe una zona rossa adeguatamente rispettata’, le parole del consulente del ministro della Salute
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Il problema degli assembramenti
Ggli assembramenti nelle strade di tante città italiane nell’ultimo weekend hanno causato un botta e risposta tra il Comitato tecnico scientifico e l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. Se le persone sono libere di spostarsi, è il ragionamento dell’Anci, gli amministratori locali non possono imporre ulteriori divieti.Per capire se sarà possibile entrare e uscire da una regione all’altra dopo il 15 febbraio si attende un’ordinanza ad hoc.
Riapertura impianti sciistici
E’ prevista per questa settimana la riunione del Comitato tecnico scientifico durante la quale gli esperti esamineranno il protocollo messo a punto dalle regioni per la riapertura degli impianti sciistici. In base al decreto legge in vigore, gli impianti sciistici dovrebbero riaprire il 15 febbraio, data in cui scade anche il divieto di spostamento tra le regioni. Una decisione in merito verrà presa solo a ridosso della scadenza.
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