Coronavirus, preoccupa la diffusione della variante Delta
Il meccanismo delle zone colorate è ormai in vigore da diversi mesi in Italia e, al netto di alcune criticità, ha dimostrato di funzionare. Per questo motivo continuerà ad essere utilizzato, ma sarà rivisto: delle revisioni, in realtà, ci sono già state nei mesi scorsi. Il nuovo aumento dei casi dovuto alla variante Delta, che però non corrisponde ad un contestuale aumento delle ospedalizzazioni, ha reso necessarie ulteriori modifiche al sistema. Leggi anche Coronavirus, torna il coprifuoco ma l’Italia resta in zona bianca: l’ipotesi del Governo
Cambio colore delle Regioni, si discute per modificare i parametri
Nei giorni scorsi, infatti, si è parlato di un possibile passaggio dalla zona bianca a quella gialla per diverse Regioni: si tratta di quei territori con la diffusione e l’incidenza del virus più alte. I governatori regionali, però, hanno chiesto al Governo di rivedere i parametri per il cambio di colore prendendo in considerazione i ricoveri più che i contagi: la richiesta è stata immediatamente accolta da Roberto Speranza, ministro della Salute, e diventerà effettiva nei prossimi giorni. Leggi anche Covid, nuovo focolaio con 26 casi, rischio zona rossa a Pantelleria? Le parole del sindaco
Le soglie per l’accesso in zona gialla
Al momento si sta discutendo sui nuovi parametri e un accordo preciso ancora non c’è: come si legge su Notizie.it, la prima ipotesi parlava del 5% di occupazione delle terapie intensive e del 10% dei reparti ordinari per il passaggio da zona bianca a zona gialla. Nelle scorse ore si è fatta strada una seconda ipotesi, ovvero l’occupazione del 15% delle terapie intensive e del 20% dei reparti ordinari. Questo quanto emerso dal vertice tenutosi nelle scorse ore. Leggi anche Green Pass, in arrivo un nuovo decreto del governo, ecco cosa potrebbe cambiare dal 26 luglio: i dettagli
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Andrà monitorato l’andamento dei dati
La preoccupazione è che con l’aumentare della diffusione della variante Delta, la situazione attualmente sotto controllo possa sfuggire di mano. Complice la campagna vaccinale, però, all’aumento dei contagi non corrisponde, per ora, un aumento dei ricoveri. Sarà molto importante, però, continuare a monitorare i dati e valutare l’andamento della situazione epidemiologica nelle prossime ore.
Sette Regioni a rischio zona gialla?
Se dovesse passare la linea più dura, ovvero quella del 5% delle terapie intensive e del 10% dei reparti ordinari, sette Regioni rischierebbero attualmente il passaggio da zona bianca a gialla: si tratta di Toscana, Liguria, Calabria, Sicilia, Lazio, Campania e Lombardia. Le discussioni proseguono, nelle prossime ore i nuovi parametri saranno ufficialmente stabiliti.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.