Coronavirus, nuovo Dpcm di Conte, ipotesi del governo stretta per 12 regioni: ecco quali sono e cosa rischiano

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Coronavirus, nuovo Dpcm di Conte, ipotesi del governo stretta per 12 regioni: ecco quali sono e cosa rischiano

Per evitare l'arrivo di una terza ondata di contagi il governo dovrebbe varare nove misure. Tra le regioni più a rischio c'è la Sicilia, che potrebbe passare da zona gialla a zona rossa, come riporta tg24.sky.it.  Da lunedì potrebbero esserci molte regioni in zona arancione, con la Sicilia che potrebbe passare direttamente da gialla a rossa. Il governo già pensa in vista del nuovo Dpcm del 15 gennaio ad un'ulteriore stretta per arginare l'arrivo della terza ondata del virus Il nuovo Dpcm dovrebbe confermare buona parte delle misure attualmente in vigore, a partire dal divieto di spostamento tra le regioni. Leggi anche: Coronavirus, aumentano troppo i contagi, Messina verso la zona rossa, tutti i dettagli

Curva in risalita

Le prime indicazioni confermano una risalita della curva epidemiologica che è ormai arrivata alla quarta settimana consecutiva. Numeri che saranno quasi sicuramente peggiori rispetto a quelli di sette giorni fa Sarebbero 12 le regioni che, alla luce dell'abbassamento della soglia dell'Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce, sono a rischio di passaggio in una zona con misure più restrittive Tre Regioni: Calabria (1.09), Liguria (1.07) e Veneto (1.07) avevano in base all'ultimo monitoraggio un Rt superiore all'1 anche nel valore inferiore e, dunque, in caso di peggioramento, si collocherebbero automaticamente in zona arancione. Leggi anche: Coronavirus Reggio Emilia, focolaio all'interno di una casa di riposo: una decina i contagiati

A rischio 12 regioni

Altre 3 regioni, ovvero Basilicata (1.09), Lombardia (1) e Puglia (1), che superavano l'Rt 1 nel valore medio una settimana fa, potrebbero entrare nella zona arancione. Rischiano anche l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, che sfioravano l'Rt 1 (rispettivamente 0.98, 0.96 e 0.99) e la Sardegna, che aveva un Rt a 0.78 ma era classificata a rischio non valutabile. Anche il Lazio, che ha un indice di trasmissione di poco sotto l’1, rischia la zona arancione. La Sicilia potrebbe invece passare direttamente in zona rossa. Un ulteriore campanello d'allarme è arrivato dall'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: 9 regioni hanno superato la soglia di allerta (30%) per i posti occupati in terapia intensiva: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Bolzano, Trento, Puglia e Veneto. Sempre 9 sono le regioni in cui invece è stata superata la soglia d'allerta del 40% dei posti nei reparti ospedalieri: si tratta di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Bolzano, Trento e Veneto. DA LEGGERE Coronavirus, il virologo Galli avverte: “Numero di vittime alto vuol dire che ci sono malati gravi". 

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