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Coronavirus, in arrivo un nuovo Dpcm
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sta preparando un nuovo provvedimento per stabilire le regole e le restrizioni per limitare la diffusione del SARS-CoV-2 fino a dopo Pasqua. Il nuovo dpcm entrerà in vigore dal 6 marzo e fino al prossimo 6 aprile e mantiene il sistema dei colori per contrassegnare i livelli di rischio delle aree. Sono previste ancora restrizioni per i cittadini, mentre è di fatto rinviato ogni allentamento. Non è infatti prevista la riapertura di palestre e piscine per atleti non agonisti, mentre bar e ristoranti restano ancora chiusi la sera. Leggi anche Coronavirus, Musumeci firma l’ordinanza: lockdown a San Cipirello e San Giuseppe Jato in provincia di Palermo. Ecco tutti i dettagli
Nuovo colore per le Regioni
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza conferma che il provvedimento è teso ad evitare che nel corso delle festività pasquali ci possano essere assembramenti e comportamenti non adeguati alla situazione di grave rischio epidemiologico. Il prossimo dpcm potrebbe contenere una novità circa le diverse colorazioni delle aree con l’inserimento dell’arancione scuro. Secondo alcune indiscrezioni le Regioni saranno più coinvolte nell’aspetto decisionale ed il Presidente Draghi intende informare con un certo anticipo il Parlamento sui prossimi provvedimenti per dare vita ad un dibattito costruttivo nel merito. Leggi anche Coronavirus Toscana, ecco le città a rischio zona rossa nelle prossime ore, tutti i dettagli
Ristori molto più rapidi
I cittadini pertanto verranno informati per tempo sulle nuove misure adottate in modo da creare meno confusione e consentire un rapporto più sereno con le Istituzioni. Cambia anche il rapporto con le fasce economicamente più svantaggiate. Sono previsti infatti ristori molto più rapidi per rispondere alle esigenze di cittadini ed aziende in difficoltà. L’importante novità sarà attuata inserendo nella cabina politica sul Covid di Palazzo Chigi anche i Ministri economici che quindi saranno più pronti ad accogliere eventuali richieste di ristori. Leggi anche Coronavirus, paura per la variante inglese: un comune della Sardegna in zona rossa. I dettagli
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Le limitazioni previste dal nuovo dpcm
Il nuovo dpcm dovrebbe mantenere il coprifuoco dopo le 22.00, l’uso delle mascherine anche all’aperto ed il distanziamento sociale. Un decreto legge già approvato dal Consiglio dei Ministri prevede fino al 27 marzo, il divieto di spostamento tra le regioni, qualunque sia il colore. In zona rossa inoltre non si può far visita a parenti ed amici e per quello che riguarda le seconde case è in corso di valutazione la limitazione negli spostamenti, se ci si trova in zona arancione scuro o rosso. In questi casi infatti è molto probabile che ci sarà il divieto di lasciare il proprio comune se non per motivi di lavoro, necessità o salute. Il settore scuola è al centro del dibattito politico, anche se è probabile che non ci sarà alcun cambiamento in merito, se non quello di coinvolgere maggiormente le Regioni sulle decisioni locali.
Cambiano i parametri di rischio
Il sistema dei colori delle zone continua ad essere quello utilizzato per diversificare le aree con l’unica novità di inserire anche l’arancione scuro. Cambia invece il sistema di valutazione dei parametri di rischio. Il Governo Draghi ha accolto la richiesta delle Regioni di procedere ad una revisione degli elementi e sembra che presto sarà convocato un nuovo tavolo tecnico a cui saranno invitati a partecipare il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e i tecnici delle Regioni. Viene rivisto anche il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza coronavirus che avrà una struttura più snella ed inoltre ci sarà un unico portavoce che si occuperà di avere i rapporti con la stampa e con l’opinione pubblica. Non ci sono invece novità per bar e ristoranti che dovrebbero ancora restare chiusi a causa del pericolo di assembramenti. Il Cts conferma anche la chiusura di palestre e piscine, mentre è ancora in corso di valutazione la richiesta del Ministro della Cultura, Dario Franceschini di riaprire parchi archeologici e musei nel fine settimana. Il Comitato sta ancora valutando i rischi per un’eventuale apertura di cinema e teatri seppure con regole molto rigide. Le prossime ore quindi sono determinanti per capire quale sarà l’orientamento dei tecnici e del nuovo Governo.
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