Coronavirus, nuovo Dpcm: si va verso la proroga della chiusura degli impianti da sci. Ecco tutti i dettagli

Brutte notizie per gestori e lavoratori di impianti da sci: sta per tramontare l'ipotesi di riapertura il 18 gennaio, ecco cosa succede e gli scenari in Italia

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Coronavirus, nuovo Dpcm: si va verso la proroga della chiusura degli impianti da sci. Ecco tutti i dettagli

Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia e sono tantissimi i settori pesantemente penalizzati dalla pandemia. Tra questi c'è quello degli impianti da sci, costretti alla chiusura nella parte finale del 2020 e che potrebbero dover attendere ancora prima di tornare al lavoro. La risalita della curva dei contagi infatti, come riportato da SkyTg24, starebbe inducendo il Ministro della Salute Roberto Speranza a “rimangiarsi la parola" con i gestori e lavoratori di impianti e attrazione sciistici e non consentire la riapertura prevista per il 18 gennaio. Nel prossimo DPCM, in uscita tra pochi giorni e in cui saranno contenute le regole da rispettare dal 16 gennaio a data da definire, probabilmente sarà indicato che gli impianti da sci dovranno rimanere chiusi a scopo precauzionale. Questo scenario, dunque, spianerebbe la strada ai ristori per le attività bloccate dal coronavirus ma non fa chiarezza su quando esse potranno riaprire al pubblico. ZONA ROSSA AUTOMATICA NEL NUOVO DPCM: ECCO COSA SIGNIFICA

Impianti sciistici, la situazione in Italia

Sono oltre 1.500 gli impianti sciistici in Italia, con una forza lavoro tra fissi e stagionali stimata di circa 13.000 unità nel periodo di piena attività: il timore è che, con gli impianti aperti in Austria e Slovenia ma chiusi in Italia, i lavoratori qualificati possano andare a cercare reddito altrove. In assenza di una data per la riapertura i gestori degli impianti chiedono che gli vengano riconosciuti dei ristori per avere la possibilità non solo di recuperare quanto perso finora ma anche di investire in strutture e forza lavoro in vista dell'inizio della stagione della neve che dovrebbe aver luogo fino ad aprile. IL VIROLOGO BASSETTI CONTRO IL LOCKDOWN: “SMETTIAMOLA DI BASTONARE GLI ITALIANI"

Il Ministro Speranza annuncia: “Misure restrittive funzionano. Su divieto di spostamento e coprifuoco vi dico che…"

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di Fabio Fazio nel programma tv “Che Tempo Che Fa" in onda su Rai 3, ha confermato il divieto di spostamento tra Regioni e anche il coprifuoco alle 22. Tra giovedì e venerdì ci sarà un nuovo Dpcm, quello attuale infatti scade il 15 gennaio. Speranza ha detto che “le misure restrittive funzionano, con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni. Lunedì incontreremo le regioni, mercoledì sarò in Parlamento e tra giovedì e venerdì ci prepariamo a ulteriore dpcm". TUTTI I DIVIETI IN ITALIA: COSA NON SI POTRÁ FARE DAL 16 GENNAIO

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Confermato il coprifuoco

Roberto Speranza ha spiegato che è tempo di stringere, non di allagare. Il governo è al lavoro per fare un passetto avanti sul terreno delle misure restrittive. Il coprifuoco alle 22 sarà quindi confermato, come il divieto di spostamento tra Regioni (anche quelle in zona gialla). L'epidemia è in una fase espansiva e la previsione per i prossimi giorni è che cresca ancora secondo Speranza. Per questo motivo non ci saranno riaperture, ma misure ancora più restrittive.

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Si valuta la riapertura dei musei

Con le regioni si parlerà anche della riapertura degli impianti di sci, fissata al 18 gennaio, ma non ancora sicura dato l'andamento della curva dei contagi. Su una prima apertura dei musei “c’è una proposta del ministro Franceschini, ne discuteremo”, ha spiegato Roberto Speranza. Il governo intanto sta valutando la proroga, al 30 aprile, dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio, anche se sulla nuova data si sta ancora ragionando

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.