Coronavirus, dal 3 giugno ok a liberi spostamenti in Italia, da ieri ok anche a cinema e teatri
Sono ormai trascorsi oltre tre mesi da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l’Italia intera. Dopo l’inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c’è stata la riapertura di alcune attività, mentre dalla giornata di mercoledì 3 giugno è subentrato un nuovo e ulteriore allentamento delle misure restrittive con liberi spostamenti all’interno del Paese e l’abolizione dell’autocertificazione. Da ieri, 15 giugno, c’è stato l’ok da parte di Governo e Comitato Tecnico Scientifico per la riapertura di cinema e teatri.
Strutture sanitarie nel mirino dell’epidemia
Da quando è stato accertato il primo caso di coronavirus non importato in Italia (dunque dal paziente uno Mattia di Codogno) sono già passati quasi 4 mesi. In questi quattro mesi di emergenza si è scoperto successivamente che il virus si annidava per la maggior parte nelle strutture sanitarie, dove dava luogo a cluster più o meno ampi, in particolar modo nelle case di riposo o RSA. E’ stato quindi anche questo il principale motivo per cui, purtroppo, inizialmente il covid-19 sembrava molto letale, in quanto si diffondeva in strutture adibite all’accoglienza delle persone anziane, che risultano essere purtroppo le più a rischio dall’epidemia.
Coronavirus, scoperto nuovo piccolo focolaio in un ospedale di Cittiglio
Nella giornata di ieri sembrerebbe essere stato scoperto un nuovo focolaio in una nuova struttura sanitaria: trattasi questa volta di un vero e proprio ospedale a Cittiglio, località sita nel varesotto, nonché al nordovest della Lombardia. Nella struttura sarebbero state trovate positive al covid-19 ben 11 persone, di cui 5 operatori sanitari e 6 pazienti che risultano fortunatamente tutti asintomatici o paucisintomatici, stando a quanto riporta il sito “notizie.it“. Sono stati rintracciati grazie ad un’indagine epidemiologica che è stata avviata agli inizi del mese corrente a causa di un operatore sanitario trovato positivo e che ne aveva contagiati altri 3.
Coronavirus, situazione aggiornata al 16 giugno della Lombardia
La Lombardia è senz’altro la regione maggiormente colpita da quest’epidemia di coronavirus.. Nelle ultime settimane la situazione è rientrata più o meno nella normalità ed è esattamente questa ad oggi (16 giugno): dei 92.060 contagiati fin qui accertati, 60.361 sono guariti e, purtroppo, 16.466 sono deceduti. Vale a dire che in regione i casi ancora attivi (e dunque gli attuali malati) risultano essere ancora 15.233 di cui 1.902 sono ricoverati in maniera ordinaria in ospedale, e “solo” 69 in terapia intensiva. I restanti 13.262 sono invece in isolamento domiciliare.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 16 giugno 2020
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di oggi, martedì 16 giugno 2020, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 24.569 (-1340 rispetto alla giornata di ieri). Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 34.405 (+34 rispetto a ieri), mentre i guariti/dimessi 178.526 (+1516). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano 177 (-30). In generale, il totale dei casi è di 237.500 (+210 rispetto a ieri).
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
