Coronavirus, nuovo focolaio a Treviso: dieci positivi e boom di tamponi. Cosa sta succedendo
Crescono i positivi in provincia di Treviso, dieci positivi (asintomatici) riscontrati in una residenza per anziani: cosa sta sucedendo
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Coronavirus, nuovo focolaio a Treviso: dieci positivi e boom di tamponi. Cosa sta succedendo
Il coronavirus continua a circolare senza sosta in tutta Italia: come riportato da TrevisoToday.it, un nuovo focolaio è nato nelle scorse ore nella residenza per anziani “Bon Bozzolla" di Farra di Soligo, in provincia di Treviso, all'interno della quale sono stati riscontrati dieci positivi (otto ospiti e due operatori sanitari). Tutti i soggetti sono asintomatici, “smascherati" solo grazie ai tamponi a tappeto effettuati al “Bon Bozzolla": gli affetti dal virus si trovano ora in quarantena, comprese le loro famiglie, e in buone condizioni. Ciò che preoccupa i responsabili della struttura, oltre che le autorità sanitarie venete, è in che modo il virus si è propagato all'interno dell'edificio. Sono ancora in corso i tamponi per tutti coloro che hanno avuto con i neo positivi.
Obbligo di test sierologici per chi lavora nei settori carne e logistica: ordinanza firmata oggi, ecco dove
Il coronavirus non allenta la sua morsa sull'Italia e il Governo (oltre che le stesse regioni) è costantemente al lavoro per arginare la diffusione del contagio ed evitare l'arrivo di una seconda ondata. A tal proposito, come riportato da Ansa.it, il Governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha annunciato ai microfoni di Radio Bruno l'arrivo di un'ordinanza (che sarà firmata nelle prossime ore) che prevede test sierologici obbligatori per tutti i lavoratori dei settori di carne e logistica nei territori emiliano e romagnolo. Il motivo? La nascita di numerosi focolai in diversi macelli e aziende di consegna espressa del posto (come Bartolini, TNT e SDA). Da qui la necessità di contrastare il fenomeno e andare più a fondo sulla presenza di positivi asintomatici in due settori molto delicati che riguardano non solo l'Emilia-Romagna ma l'Italia intera.
Le parole di Bonaccini
“Bisogna fare di tutto per isolare e evitare i contagi, ha dichiarato Bonaccini in diretta su Radio Bruno – il fatto che li troviamo è perché li andiamo a cercare, siamo la regione che fa più test a tappeto di tutte, per prevenire". La situazione è tornata preoccupante in Emilia-Romagna, con ultimo focolaio trovato nelle scorse ore presso una filiale TNT in provincia di Modena: la regione conta 71 positivi in più nei numeri di contagio, di cui 18 provengono da un’azienda di lavorazione delle carni a conduzione familiare di Castelnuovo, nel Modenese. Sono 29 le persone positive individuate in tutto in questi giorni sulla base di 46 tamponi effettuati, come riporta nextquotidiano.it. Il focolaio è l’ultimo dei casi che hanno coinvolto aziende di lavorazioni delle carni in Italia, come quelle di Mantova, come riporta Repubblica.it.
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Coronavirus, ragazzi in fila in discoteca senza mascherina: locale chiuso in Toscana
Il coronavirus non ha ancora abbandonato l'Italia (e probabilmente non lo farà prima dell'arrivo del vaccino) ma sono ancora molti i luoghi in cui le regole di distanziamento sociale e di prevenzione non vengono rispettate al meglio. Poche ore fa infatti, come riportato dal quotidiano La Nazione, a Puntone di Scarlino (in provincia di Grosseto) proprio per questo motivo è stata chiusa una discoteca: a fermarsi per cinque giorni, come da provvedimento dei carabinieri, è il locale “Tartana" all'esterno del quale c'erano decine di ragazzi senza mascherina e che avevano formato una fila in cui non si rispettava il distanziamento di almeno un metro tra le persone.
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Il comunicato Facebook del Tartana
“Il locale – ha pubblicato il gestore della pagina Facebook del Tartana – rimarrà chiuso per i prossimi 5 giorni (riaprirà sabato 18 luglio ndr) in seguito a un provvedimento delle autorità. Nonostante i nostri sforzi, visto il grande afflusso per l'apertura, non siamo riusciti a far rispettare l'obbligo di indossare le mascherine già nella fila di ingresso. Il Tartana tornerà sabato 18, sfrutteremo il tempo per organizzare ancora meglio l'accesso al locale, chiediamo a tutti i nostri clienti di aiutarci a rispettare le regole indossando la mascherina già dall'arrivo in fila". L'episodio sarà ora di esempio per tutti gli altri luoghi della movida, sia in Toscana che nel resto d'Italia, in cui le regole anti COVID-19 non vengono ancora fatte rispettare (o addirittura rispettate) nella maniera corretta
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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