Coronavirus, nuovo sintomo rilevato in Omicron 2: ecco qual è e chi colpisce
Un team di ricercatori statunitensi si è imbattuto in un nuovo pericoloso sintomo di coronavirus: tutti i dettagli sulla scoperta
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Gli scienziati del Boston Children's Hospital hanno scoperto un nuovo pericoloso sintomo di contagio da Covid-19: tutti i dettagli
Il coronavirus continua a circolare velocemente in Italia e, nonostante il Governo abbia annunciato di recente la road map di riaperture, il numero di positivi è tornato a crescere dopo settimane di calo. A “farla da padrona" è ovviamente la mutazione Omicron, divenuta il ceppo principale del virus, con tutte le sue sottovarianti in grado di far breccia negli organismi sia degli adulti che dei bambini. Si tratta di varianti ancora parzialmente note che possono nascondere caratteristiche particolari, soprattutto in fatto di sintomi. Una di queste però è stata scoperta nelle scorse ore dagli scienziati del Boston Children’s Hospital (Stati Uniti), i quali si sono imbattuti in un nuovo sintomo di Omicron 2 mai riscontrato prima. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Journal Of Pediatrics, vediamo di cosa si tratta.
Il nuovo sintomo di Omicron 2
Il team guidato dal Dott. Ryan Brewster ha scoperto che un sintomo di positività al coronavirus (variante Omicron) è la laringotracheobronchite, ovvero una grave infiammazione delle vie aeree che può comportare difficoltà nella respirazione. Ad essere colti da questa patologia, stando agli studi americani, sarebbero soprattutto i bambini di età inferiore a due anni, dunque soggetti praticamente appena nati. La laringotracheobronchite si manifesta con forte tosse convulsa e infiammazioni diffuse su trachea, bronchi, bronchioli e parenchima polmonare, fino ad arrivare nei casi più gravi addirittura alla compromissione delle capacità respiratorie. NUOVI SINTOMI DI OMICRON 2, ECCO QUALI SONO
Il trattamento
Gli scienziati statunitensi hanno rivelato che i giovanissimi pazienti colpiti da laringotracheobronchite sono stati curati in casa dai genitori (con successo) semplicemente utilizzando un umidificatore o il vapore di una doccia calda (quando i sintomi sono lievi). In alternativa “La maggior parte dei casi di laringotracheobronchite – spiega Brewster – può essere gestita in regime ambulatoriale tramite steroidi e cure di supporto".
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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