Coronavirus, obbligo vaccinale per personale medico e sanitario: ecco le sanzioni per chi non lo rispetta
Covid-19, il nuovo decreto in vigore dal 7 aprile introduce l'obbligo di vaccino per medici, farmacisti e operatori sanitari: possibile sospensione dal lavoro (senza retribuzione) per chi non lo rispetta
Guarda la versione integrale sul sito >
Coronavirus, arriva l'obbligo per medici, farmacisti e operatori sanitari
L'arma più potente che abbiamo contro il Coronavirus è il vaccino: nel nostro Paese la somministrazione è facoltativa, ma le defezioni riscontrate all'interno di alcune categorie hanno indotto il Governo ad introdurre l'obbligo per medici, operatori sanitari e farmacisti. È quanto previsto, come si legge su Fanpage.it, dal nuovo decreto che entrerà in vigore dal prossimo 7 aprile e resterà valido fino al 30/04. Leggi anche Coronavirus, nuovo decreto in vigore fino al 30 aprile: ecco cosa cambia
Possibile sospensione dal lavoro per chi non rispetta l'obbligo
Per personale medico, infermieri, operatori delle Rsa e lavoratori delle farmacie scatta quindi l'obbligo di vaccinazione anti-Coronavirus: è quanto trapelato dalla bozza del decreto legge, che prevede addirittura la sospensione (qualora non fosse possibile l'affidamento di un'altra mansione, anche inferiore) dal lavoro senza retribuzione o compensi fino al 31 dicembre 2021. Il provvedimento è stato adottato per tutelare la salute pubblica. Come si legge nel documento, “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie, paramie e studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2. Leggi anche Coronavirus, importante annuncio di Fontana: “Vaccinazione di massa in Lombardia dal 13 o 14 aprile…”
L'obbligo viene meno in un solo caso
Il vaccino “costituisce requisito essenziale all'esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative dai soggetti obbligati". L'obbligo decade nel caso venga accertato un reale pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestato dal medico di medicina generale. Ogni ordine professionale territoriale interessato dal provvedimento dovrà, entro 5 giorni dall'entrata in vigore del decreto, trasmettere l'elenco dei suoi iscritti, così come devono farlo per i loro dipendenti i datori di lavoro di questi operatori. Leggi anche Coronavirus, l’annuncio di Speranza: “Italia divisa in colori o lockdown totale”. Le parole del Ministro
CONTINUA A LEGGERE
Guarda la versione integrale sul sito >
La procedura per i soggetti non ancora vaccinati
Regioni e Province autonome dovranno poi, entro dieci giorni dalla ricevione degli elenchi, verificare se i soggetti in questione siano già vaccinati: chi non risulta vaccinato o non ha presentato richiesta per farlo viene segnalato all'azienda sanitaria locale, che inviterà questi soggetti a presentare, entro cinque giorni, documentazione di avvenuta vaccinazione, il differimento o la richiesta di essere sottoposti a somministrazione delle dosi. O in alternativa il motivo per cui non si è sottoposto al vaccino. In assenza di documentazione l'azienda sanitaria locale invita il soggetto a ricevere la vaccinazione.
Guarda la versione integrale sul sito >
Così scattano le sanzioni
Cosa succede in caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale? L'azienda sanitaria locale comunica il fatto al suo datore di lavoro e all'ordine professionale di appartenenza: con questo atto determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del virus. Si prevede inoltre la sospensione da parte dell'ordine professionale di appartenenza. Ricevuta la comunicazione, il datore di lavoro affida al soggetto non vaccinato mansioni diverse, anche inferiori, con il corrispondente trattamento salariale; nel caso in cui non sia possibile affidare nuove mansioni a questi soggetti è possibile ricorrere alla sospensione dal lavoro senza retribuzione: la sospensione è valida fino all'assolvimento dell'obbligo vaccinale, fino al termine della campagna vaccinale o al massimo fino al 31 dicembre 2021.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
Covid, boom di contagi, arriva l’appello dell’Oms sulle mascherine
11 Agosto 2024 | ore 14:05
Covid, il virologo Fabrizio Pregliasco avverte: “Lo dico a tutti, se avete qualche sintomo…”
14 Dicembre 2023 | ore 18:36
Covid, varianti Eris e Pirola: ecco quali sono i sintomi e le differenze
10 Settembre 2023 | ore 15:09
Dopo Pirola arriva la variante Eris: test consigliato quando si avvertono questi sintomi
05 Settembre 2023 | ore 14:29