Coronavirus, OMS: "Bastano 3 giorni senza sintomi per considerare guarito un contagiato"

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Covid-19, dal 15 giugno sì a nuove riaperture

Sono ormai trascorsi quasi tre mesi e mezzo da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l'Italia intera. Dopo l'inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c'è stata la riapertura di alcune attività, mentre dalla giornata di mercoledì 3 giugno è subentrato un nuovo e ulteriore allentamento delle misure restrittive con liberi spostamenti all'interno del Paese e l'abolizione dell'autocertificazione. Dalla giornata del 15 giugno, c'è stato l'ok da parte di Governo e Comitato Tecnico Scientifico per la riapertura di cinema e teatri.

Oltre 9 milioni i contagiati nel mondo

Al netto di un severo stop della curva epidemiologica in Italia (confermato anche oggi, come vedremo in seguito) c'è da specificare che però nel resto del mondo e in particolare fuori dai confini europei, l'epidemia da covid-19 continua a mietere contagi. Precisamente, ad oggi, sono oltre 9.250.000 le persone contagiate nel globo, di cui oltre 2.400.000 negli Stati Uniti e oltre 1.100.000 in Brasile, che risultano per l'appunto rispettivamente i due Paesi più colpiti del mondo al momento. Il terzo Paese con numericamente più contagiati è la Russia che ad oggi ha accertato quasi 600.000 casi. Degli oltre 9.250.000 contagi nel mondo, quasi 5.000.000 sono guariti e purtroppo 476.825 sono deceduti.

Nuove linee guida dall'OMS

Notoriamente, più passa il tempo, più c'è l'opportunità di studiare e capire un virus (in questo caso), più cose si scoprono e più le linee guida possono subire cambiamenti anche repentini. E' il caso degli ultimi giorni in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (il cui acronimo ormai famosissimo è OMS) ha delineato nuovi protocolli per considerare guarito un paziente affetto da covid-19. In particolare l'OMS fa sapere che bastano tre giorni senza sintomi per un ex sintomatico, per considerarlo guarito o, ancora meglio, non infettivo. Alla base di questo c'è uno studio, vediamo quale.

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