Coronavirus, c’è l’ok del ministero della Salute alla quarta dose
Dopo il via libera della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa arrivato nei giorni scorsi, in Italia parte la somministrazione della quarta dose del vaccino del Coronavirus. Il ministero della Salute, infatti, poco fa ha emanato una circolare in cui si dà l’ok ad un’ulteriore dose di vaccino “nei soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria” non prima di 4 mesi dopo l’ultima ricevuta, ovvero nei soggetti gravemente immunodepressi.
Il commissario Figliuolo indicherà le tempistiche
A stabilire le modalità e i tempi della somministrazione della quarta dose del vaccino sarà il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo che, “sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale, indicherà la data di effettiva attuazione della nuova indicazione”: è quanto si legge nella nota congiunta di ministero, Iss, Css e Aifa allegata alla circolare. Nel documento si legge che “ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA”.
I dettagli sulla quarta dose
La quarta dose, quindi, sarà somministrata con Pfizer o Moderna “come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose), nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale”. Leggi anche Coronavirus, rapporto dell’ISS: ecco i dati relativi a chi ha fatto la terza dose. Tutti i dettagli
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Le dichiarazioni di Speranza
Nelle scorse ore, intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Fnomceo per la seconda Giornata nazionale del personale sanitario, facendo il punto anche sulla campagna vaccinale: “Due anni fa fummo costretti a fare scelte difficili, oggi il 91% della popolazione sopra i 12 anni si è vaccinata e questo ci mette nelle condizioni di gestire in maniera del tutto diversa la pandemia, che purtroppo è ancora in corso, e ci sta permettendo in queste ore di piegare la curva senza ricorrere a chiusure generalizzate. Abbiamo somministrato in 13 mesi e mezzo 133 milioni di dosi e questo lo può fare solo un grande Paese, solo un grande Servizio sanitario nazionale fatto di uomini e donne come voi”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.