Coronavirus Palermo, esplode focolaio all'Ospedale Cervello e al Policlinico: una quarantina i contagiati
Coronavirus Palermo, altri due nuovi focolai di contagi sono scoppiati all'interno di due ospedali del capoluogo siciliano
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Coronavirus Palermo, situazione ancora ingestibile in alcuni ospedali siciliani
Nonostante le nuove e più stringenti misure prese in Sicilia, i casi di Coronavirus a Palermo non accennano a diminuire. La curva epidemiologica è in crescita e le condizioni generali non migliorano, perfino nei luoghi in cui, per definizione, dovrebbero regnare sicurezza e protezione. La situazione negli ospedali è sempre più ingestibile, quasi ai limiti del drammatico: presso l'Ospedale Cervello, il presidio Villa Sofia e il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo il numero dei contagi è molto elevato. Un quadro che non risparmia nessuno fra medici, pazienti e operatori sanitari. Leggi anche Coronavirus, scoppia un nuovo focolaio in un ospedale di Sondrio
FOCOLAI SPARSI, IL BILANCIO CORONAVIRUS A PALERMO
Al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cervello sono stati testati 7 operatori sanitari, di cui 5 contagiati e 2 in attesa di responso. Precedentemente al tampone, ognuno di loro aveva ricevuto la prima dose di vaccino: per sottoporsi alla seconda, dovevano pazientare qualche settimana. A seconda del fornitore di riferimento, infatti, fra un'iniezione e l'altra intercorrono 21-28 giorni, salvo scostamenti dai protocolli di base. Proprio qui e all'Ospedale Villa Sofia (nei giorni scorsi con PS chiuso al pubblico per sanificazione locali, pazienti sotto osservazione e bilancio di oltre 40 positivi) hanno accolto 18 persone trasferite dal Policlinico, al momento a quota 35 con i contagi. Il presidio Paolo Giaccone, inoltre, ha sospeso i ricoveri in molti reparti, fra cui Cardiologia.
COPERTURA VACCINALE ANTI-COVID NON IMMEDIATA
Per definizione, un trattamento come il vaccino richiede tempi di attesa variabili, strettamente connessi ai meccanismi di risposta immunitaria. Il virus, inoculato in forma attenuata o inattivata, innesca la riproduzione degli anticorpi, processo che inizia nell'arco di qualche giorno. L'Istituto Superiore di Sanità e la casa farmaceutica statunitense Pfizer sono concordi: l'efficacia della copertura vaccinale decorre dalla seconda dose e, comunque, non prima di una settimana da quest'ultimo. A pubblicare i risultati degli studi condotti dall'azienda è stata la rivista New England, con sede a Boston e in prima linea sugli aggiornamenti in campo medico.
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GLI INTERVENTI ATTUATI DA CIASCUN PRESIDIO
L'attivazione di nuovi posti letto ai reparti Covid ha interessato sia il Policlinico sia l'Ospedale Cervello. Nel primo caso si tratta di 22 unità destinate ai ricoveri ordinari e altre 8 riservate alla terapia intensiva; nel secondo, invece, si è resa indispensabile una riorganizzazione dell'area Ostetricia e Ginecologia, per ottenerne 16. Ma con un prezzo da pagare: altrettante pazienti inviate altrove e PS del reparto chiuso dal 18 gennaio.
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