
Coronavirus, per le scuole non c’è pace: possibile nuova chiusura a marzo. Cosa succederà
Il coronavirus e le sue varianti continuano ad affliggere l’Italia causando un nuovo aumento dei positivi (nelle ultime 24 ore si sono sfiorati i 20mila). L’incubo adesso è di tornare in emergenza sanitaria, con le terapie intensive nuovamente intasate, il che costringerebbe il Governo costretto a imporre altre pesanti restrizioni. Tra i settori più penalizzati c’è sicuramente quello della scuola, “salvata” dalla didattica a distanza ma che non riesce a tornare alla normalità. E ora, come riportato da SkyTg24, torna il pericolo della chiusura a lungo termine… NUOVO DPCM PASQUA E PASQUETTA: ECCO COSA SI POTRÁ FARE
Cosa sta succedendo alla scuola
I Presidenti delle Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Campania, durante l’ultima video conferenza con l’esecutivo, hanno chiesto al Comitato Tecnico Scientifico di valutare l’impatto dell’apertura delle scuole in piena “terza ondata” del coronavirus. In sostanza, i quattro Governatori in questione spingono per la chiusura degli istituti scolastici per tutto il mese di marzo, ma non è ancora chiaro cosa accadrà perché “l’apertura delle attività lavorative – fanno sapere dal CTS – e la chiusura delle scuole sarebbe un controsenso“. L’APPELLO DEL VIROLOGO CRISANTI: “STIAMO SBAGLIANDO TUTTO, SERVE LOCKDOWN GENERALE”
Le parole del Ministro Speranza
“Il mese di marzo – ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza – è destinato ad essere molto difficile sul piano epidemiologico e quindi non ci sono le condizioni per alcun allentamento delle misure”. Sarà da capire, dunque, se si proseguirà con le restrizioni regionali o territoriali riguardo le scuole o se (meno probabile) si procederà ad una chiusura nazionale. ECCO COSA CAMBIA PER SPOSTAMENTI, BAR, RISTORANTI ECC
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Coronavirus, il bollettino di venerdì 26 febbraio 2021
Sono 19.886 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 16.424), a fronte di 353.704 tamponi giornalieri effettuati (ieri 340.247), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,6% (ieri 4,8%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 25 febbraio sulla situazione coronavirus in Italia. Le vittime sono 308 in un giorno, mentre le terapie intensive salgono a 2.168 (+11), con 178 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.