
Coronavirus, in Piemonte si va verso la chiusura delle scuole per due settimane: cosa sta succedendo
Situazione fuori controllo in Piemonte, che sembra ormai prossima all’interruzione della didattica in presenza. Il Governatore della Regione Alberto Cirio potrebbe confermare la decisione in giornata, alla fine della riunione prevista in data odierna con le più alte cariche amministrative locali. Un’eventualità concreta dopo il monitoraggio di venerdì 26 febbraio, quando il numero dei contagi (già con un trend lievemente in salita) è cresciuto al punto da far scattare il campanello di allarme. ITALIA PRESTO IN ZONA ROSSA: LA PREVISIONE DI GUIDO BERTOLASO
CORONAVIRUS IN PIEMONTE, NUOVE INFEZIONI IN AMBITO SCOLASTICO
L’aggiornamento dei dati parla chiaro: dai 133 contagi di mercoledì 24 febbraio c’è stato un incremento a 186 nuovi casi il 2 marzo, registrati fra alunni, insegnanti e dipendenti ATA dell’intera Regione. A dichiararlo Pietro Presti, direttore della “Fondazione Tempia” e sostenitore del progetto “Scuola Sicura”, grazie al quale è stato avviato un programma anti-Covid su più livelli. Tra i risultati conseguiti finora figurano 18000 tamponi effettuati su docenti e personale ausiliario e il 65% di adesioni ai protocolli di diagnosi fra gli studenti delle medie; a questi vanno aggiunti 22000 vaccinati e oltre 75000 richieste di immunoprofilassi. MASCHERINE FIN OLTRE L’ESTATE: LO SCENARIO DEL VIROLOGO GORI
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE NEGLI ISTITUTI
Fino a oggi l’interruzione delle attività didattiche hanno interessato i territori a elevato livello di rischio. Valvigezzo e, nell’hinterland torinese, il Comune di Cavour erano diventate zone rosse solo dopo specifiche disposizioni della Giunta Regionale. I provvedimenti attualmente in vigore non hanno toccato tutti gli ordini e i gradi di istruzione, ma soltanto le classi dalla seconda media in poi. Da lunedì 8 marzo, invece, la probabilità di una totale chiusura non è così remota, con una durata auspicata di due settimane. ECCO I COMUNI DEL PIEMONTE GIÁ IN LOCKDOWN
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PIÙ AUTONOMIA LOCALE CON IL NUOVO DPCM
Il primo decreto del Governo Draghi, firmato il 2 marzo, avrà efficacia a partire dal giorno 6. L’applicazione delle nuove misure sulle scuole prenderà il via da lunedì prossimo e consentirà a ogni Regione (Piemonte inclusa) di calibrare gli interventi, senza ulteriori richieste di ordinanza a livello territoriale. La sospensione della didattica in presenza, quindi, potrà avvenire al superamento di almeno uno dei tre nuovi indicatori scelti come valori soglia. A far scattare la chiusura saranno un’incidenza superiore ai 250 casi da Sars-CoV-2 ogni 100000 abitanti, eventuali diagnosi da variante e una crescita significativa della curva epidemiologica, in base ai dati degli ultimi sette giorni. Il tutto con uno snellimento delle procedure e indipendentemente dal colore attribuito all’area geografica.
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