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Coronavirus, possibile lockdown duro in arrivo nella provincia di Bolzano: nuova ordinanza firmata sabato? Ecco tutti i dettagli

Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, pensa a un lockdown di due settimane: ecco cosa sta succedendo in Alto Adige

Coronavirus, possibile lockdown duro in arrivo nella provincia di Bolzano: nuova ordinanza firmata sabato? Ecco tutti i dettagli
A Bolzano clima da lockdown questa mattina dopo il coprifuoco, 01 novembre 2020. ANSA/ G.NEWS

Coronavirus, possibile lockdown duro in arrivo nella provincia di Bolzano: nuova ordinanza firmata sabato? Ecco tutti i dettagli

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e nonostante la situazione sia sensibilmente migliorata nelle ultime settimane (quasi tutta Italia è in zona gialla da poche ore) alcuni territori sono ancora in pericolo a causa dei troppi nuovi contagi giornalieri. Tra questi c’è la Provincia Autonoma di Bolzano in cui, come riportato da AltoAdige.it, il Presidente Regionale Arno Kompatscher sta pensando ad un lockdown di circa due settimane. Le cose in Alto Adige non stanno andando bene (è stata segnalata come “zona rosso scuro” dall’Unione Europea) e la crisi sanitaria è a un passo, dunque il Governatore bolzanese intende prendere aspri provvedimenti per migliorare le cose. Nelle prossime ore Kompatscher incontrerà la sua giunta ed entro sabato arriverà la decisione definitiva: in caso di lockdown, Bolzano sarebbe chiusa e isolata da lunedì 8 a domenica 21 febbraio. L’ALLARME DEL CTS:”POSSIBILE NUOVA PERICOLOSA ONDATA SUBITO DOPO L’ESTATE”

Coronavirus, dal 1° febbraio 2021 molte regioni sono passate in zona gialla

Dalla giornata di ieri, lunedì 1° febbraio 2021, gran parte dell’Italia è entrata in zona gialla. Entrando nello specifico – come riportato da “Orizzontescuola.it” – le regioni in zona gialla saranno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta e Veneto. In zona arancione, invece, vi sono Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Va evidenziato come in zona gialla, al pari di quanto accade in zona arancione, tutti i negozi sono aperti e non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Inoltre, dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi, in zona gialla è prevista la riapertura dei musei e degli altri luoghi di cultura, oltre alle mostre. Chiaramente tutti i luoghi che saranno aperti al pubblico (compresi negozi e ristoranti) dovranno necessariamente rispettare tutte le regole anti-contagio. Per ora, invece, continuano a restare chiuse piscine, palestre e centri benessere. Come vedremo, però, nel paragrafo successivo, le prossime due settimane risulteranno decisive in vista delle nuove misure adottate dal Governo. CORONAVIRUS, NUOVA ORDINANZA FIRMATA DA SPERANZA CHE INTRODUCE QUESTO DIVIETO

Coronavirus, nuovo Dpcm: le prossime due settimane sono decisive. Ecco cosa può cambiare, tutti i dettagli

Il Dpcm attualmente in vigore scade il prossimo 5 marzo, ma – come riportato da “Tpi.it – le prossime due settimane vengono considerate decisive in quanto a seconda del numero dei contagi che verrà registrato su base giornaliera, le nuove norme anti-Covid potranno essere alleggerite o irrigidite. Allo stato attuale gli spostamenti tra regioni risultano vietati anche in fascia gialla: tale provvedimento resterà in vigore fino al prossimo 15 febbraio 2021. Se, però, l’indice Rt dovesse restare sotto l’1 – stando a quanto si legge su “Il Corriere della Sera” – con molta probabilità il Governo potrebbe decidere di consentire lo spostamenti tra le Regioni che si trovano in zona gialla. Nella pagina successiva potrete leggere delle altre importanti novità che ci attendono nelle prossime due settimane. CORONAVIRUS, ILARIA CAPUA AVVERTE: “LA PANDEMIA DURERÀ ANCORA A LUNGO…”

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Coronavirus, prossime settimane decisive: ecco cosa può cambiare

Il prossimo 15 febbraio, inoltre, è fissata anche la data della riapertura degli impianti da Sci. In settimana, inoltre – come riportato da “Tpi.it” – le Regioni saranno chiamate ad inviare al Cts le linee guida anti-Covid che dovranno poi essere validate dagli scienziati. Nel caso in cui dovesse verificarsi un peggioramento della situazione epidemiologica in Italia, allora tutto potrebbe essere messo in discussione. Per quanto riguarda la riapertura di piscine e palestre, invece, allo stato attuale non è stata ancora individuata una data. Tuttavia, nel caso in cui il numero dei contagi dovesse calare ulteriormente, allora vi potrebbe essere la riapertura di queste attività, così come la ripresa di alcuni sport che al momento sono vietati. Al momento, però, si tratta solo di ipotesi: a risultare decisivo sarà l’andamento della curva epidemiologica. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile.

Coronavirus, dati aggiornati in Italia all’1 febbraio 2021

Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, lunedì 1 febbraio 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 447.589. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 88.845 (+329 rispetto a domenica), mentre i guariti/dimessi 2.024.523 (+13.975). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 2.252 (+37). In generale, il totale dei casi è di 2.560.957 (+7.925 rispetto a domenica).

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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