Coronavirus, Pregliasco: "Si arriverà a una vaccinazione periodica tra settembre e ottobre"

Covid-19, secondo Fabrizio Pregliasco non si parlerà più di numero di dosi ma si arriverà ad avere una vaccinazione periodica in autunno

Coronavirus, Pregliasco: nuova ondata a inizio inverno, attenzione alla sottovariante BA.4.6 (Foto Ansa)
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Coronavirus, Pregliasco: “Vaccinazione come quella dell'influenza per le persone più fragili"

Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di iNews24.it, facendo il punto della situazione in particolare sulla campagna vaccinale. Pregliasco, nel corso dell'intervista, ha di fatto escluso una somministrazione di massa della quarta dose: “Si arriverà ad avere una vaccinazione come quella dell'influenza e sarà dedicata alle persone più fragili, più esposte".

Pregliasco: “È presumibile che si arriverà a una vaccinazione periodica tra settembre e ottobre"

L'esperto ha anche ipotizzato una possibile programmazione della nuova campagna vaccinale, che potrebbe avere una pianificazione temporale “uguale a quella dell'influenza, magari proponendola insieme al vaccino antinfluenzale. Adesso ci sarà una quarta dose per i fragilissimi, che sono la priorità insieme a a chi ha avuto una risposta immunitaria minore. È presumibile che si arriverà a una vaccinazione periodica tra settembre e ottobre". Non si parlerà più, insomma, di numero di dosi: la vaccinazione contro il Coronavirus potrebbe diventare periodica.

Pregliasco: “Si sta pensando a un vaccino bivalente contro il virus di Wuhan e Omicron"

Per i prossimi mesi è atteso un nuovo vaccino: “Si sta pensando a una bivalente: un vaccino sia contro il virus di Wuhan che contro Omicron, in modo da aumentare la risposta". A proposito delle altre varianti, ad esempio Xe, “per ora non sembrano avere caratteristiche diverse dalle altre. I casi sono ancora pochi. Bisognerà capire se davvero prenderanno piede o meno. Al momento quelle determinanti sono le Omicron. Xe sembra essere più contagiosa ma non particolarmente diversa per quanto riguarda la gravità della malattia".

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Pregliasco: “Il Covid non è un semplice raffreddore, concetto esagerato"

Con l'aumento della contagiosità, è parallelamente calata la virulenza del Coronavirus: “La patogenicità si è ridotta di un terzo, ma non si è ridotta come si è evoluto enfatizzare. Si tratta di un processo naturale. Salvo l'insorgenza casuale di una variante strana, la tendenza dei virus è sempre quella di diventare più contagiosi danneggiando di meno l'ospite". Il Covid, però, non è un “semplice" raffreddore: “Questo concetto è stato esagerato, non è ancora proprio così. Ma, come ho detto, la gravità è diminuita in termini di effetti pesanti".

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.