Coronavirus, quarta dose di vaccino per tutti? L'annuncio di Pfizer
di Marco Reda
Vaccino per tutti entro fine anno e non solo per i soggetti fragili? Ecco l'ipotesi di Albert Bourla, CEO di Pfizer
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Albert Bourla, CEO di Pfizer, ha parlato della possibilità di quarta dose per tutti entro fine anno
La crisi Ucraina tiene banco 24 ore su 24 ormai da settimane, distraendo da un altro problema che in realtà affligge il mondo intero da quasi tre anni: il coronavirus è tornato a diffondersi con notevole efficacia in Italia, causando un nuovo aumento di positivi. La terza dose di vaccino è stata importante per aver ridotto di parecchio il numero di vittime e ricoverati in terapia intensiva, tuttavia il Covid-19 non è affatto scomparso dalla circolazione e la fase di convivenza con esso potrebbe durare ben più del previsto. I soggetti fragili e immunodepressi sono stati già sottoposti alla quarta dose di vaccino mentre per tutti gli altri dovrebbe “bastare" il classico richiamo annuale a partire dal 2023. O forse no… Albert Bourla, CEO di Pfizer, ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla quarta dose.
Quarta dose di vaccino per tutti?
Il capo del colosso farmaceutico, intervistato dal programma tv Face the Nation, ha affermato che “la quarta dose di vaccino sarà necessaria per tutti. La dose booster ha permesso di ridurre in modo sensibile i ricoveri e i decessi, ma la protezione fornita contro le infezioni si è rivelata meno duratura del previsto". Parole che in realtà andrebbero in controtendenza con il parere degli scienziati italiani e non solo, decisi a sottoporre la popolazione alla quarta dose di vaccino non prima del prossimo anno per evitare controindicazioni al sistema immunitario. Cosa succederà dunque? Sarà fondamentale il parere degli esperti che non fanno parte di Pfizer. OMICRON 2, ECCO TUTTI I SINTOMI DELLA NUOVA VARIANTE
Il nuovo vaccino Pfizer
La stessa Pfizer, fa presente Bourla, è al lavoro per realizzare un vaccino che non solo sarebbe in grado di coprire tutte le varianti (comprese le ultimissime) ma che avrebbe una copertura di almeno uno anno. Questo sarebbe un passo importante per arrivare al “richiamo annuale" auspicato dagli scienziati. “Se ci riusciremo – ha precisato Bourla – a quel punto potremo tornare alla vita a cui eravamo abituati“. ECCO QUANDO POTREBBERO SPARIRE TUTTE LE RESTRIZIONI ANTI COVID
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Nelle ultime 24 ore sono stati 72.568 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 85.288. I tamponi effettuati sono 490.711 (ieri 587.015). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 14,8% (ieri era al 14,5%). Sono 137 i morti (compresi alcuni riconteggi), 25 posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 16 marzo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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