Coronavirus, Ricciardi sicuro: “Lockdown per un mese. A Speranza ho proposto 3 cose…”. Ecco le sue parole
Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus, ha espresso il suo parere sulla situazione attuale. Ricciardi ha detto che Speranza ha sempre accolto i suoisuggerimenti. Ora spera che la strategia del nuovo Governo sia ‘no Covid’ e che riporti a una prospettiva di normalità in tempi ragionevoli. La speranza è quella di tornare alla vita normale e alla ripresa economica, come hanno fatto Cina, Taiwan, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda. Vediamo di seguito le dichiarazioni di Ricciardi. Leggi anche: Coronavirus, Speranza firma la nuova ordinanza: rinviata l’apertura degli impianti sciistici. Ecco la nuova data
Le varianti
Ricciardi ricorda che la variante inglese si trasmette più velocemente ed è lievemente più letale, come riporta Adnkronos salute. Quella brasiliana può dare origine a reinfezioni, come è stato visto a Perugia. Per la variante sudafricana sembra limitata l’efficacia del vaccino AstraZeneca. Secondo ricciardi quindi c’è la necessità di un lockdown nazionale come a marzo 2020, ma non solo. Leggi anche Coronavirus, Ricciardi: “È necessario un lockdown totale e immediato in tutta Italia…”
Le tre cose proposte a Speranza
Ricciardi ha spiegato che al ministro Speranza ha sottoposto la necessità di proporre al Governo tre cose, anche alla luce del problema delle varianti: lockdown breve e mirato per 2, 3 o 4 settimane, ovvero il tempo necessario a riportare l’incidenza di Covid-19 al di sotto dei 50 casi per 100mila abitanti. Poi anche tornare a testare e tracciare. Come ultima cosa Ricciardi ha detto che ‘bisogna vaccinare a tutto spiano’, in un’intervista a ‘Il Messaggero‘. Nella pagina successiva trovate il consiglio di Ricciardi sui vaccini. Leggi anche Coronavirus, il piano del nuovo Governo Draghi: tra vaccini, ristori e scuola. Ecco le ultime novità
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Il consiglio di Ricciardi
Il modello da seguire per i vaccini è quello israeliano, secondo Ricciardi, con centri diffusi, sfruttando grandi spazi come palasport, palestre, drive-through: ‘per me l’ottimale è il modello israeliano anche se comunque è simile al britannico. C’è però una differenza: nel Regno Unito puntano a vaccinare molte persone privilegiando la prima dose“. In Israele invece hanno puntato sulla somministrazione normale, dunque con prima e seconda dose, e hanno già avuto una riduzione della mortalità più marcata.
La vera strategia
Secondo Ricciardi la vera strategia è la riduzione della circolazione del virus, perché ormai tutte e tre le principali varianti sono già sul nostro territorio. Il consigliere del ministro Speranza non ha dubbi: ‘Possiamo anche noi tornare alla normalità, così come è successo in quei Paesi che hanno azzerato la circolazione del virus‘.
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