Coronavirus, riflessioni in corso del Governo: addio al bollettino giornaliero? Le parole di Andrea Costa

Dalla Spagna emerge un'idea che potrebbe cambiare il metodo di comunicazione sui dati del coronavirus: tutti i dettagli

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Il bollettino quotidiano sui dati Covid-19 potrebbe presto vedere de cambiamenti: ecco cosa può succedere

Nella giornata di martedì 11 gennaio 2022 in Italia sono stati rilevati oltre 200mila nuovi casi di coronavirus (su 1 milione 300mila tamponi effettuati) e circa 300 morti, dato che fa riflettere sulla facilità di contrarre la malattia. Colpa della variante Omicron che continua a diffondersi senza sosta ed è ormai diventata la forma dominante del virus. I numeri sul Covid-19 dunque sono alti, tuttavia gli esperi fanno presente che questa mutazione virologica è molto meno letale rispetto alla precedente Delta e che il numero delle vittime giornaliere potrebbe non essere totalmente riconducibile ad Omicron. Da qui, e con l'obiettivo di non terrorizzare ulteriormente i cittadini, è emersa un'idea ispirata ad un altro Paese europeo e che potrebbe essere adottata anche in Italia.

Addio al bollettino quotidiano?

Si tratta, in poche parole, di trasformare il bollettino quotidiano in settimanale: il documento del Ministero della Salute, basato sui dati Covid-19 provenienti da tutti gli ospedali regionali, sarebbe dunque reso pubblico ogni sette giorni e non ogni 24 ore. Questo modello è già stato adottato in Spagna dove il Premier Pedro Sanchez, forte dei dati sulla mortalità del virus, ha deciso di gestire Omicron come se fosse un qualcosa di più dell'influenza e non una malattia mortale.

L'opinione degli scienziati

La maggior parte degli scienziati italiani, tra l'altro, sarebbe favorevole a questo provvedimento. Basta allarmismi e terrorismo su positivi/morti e più vaccinazioni per rendere Omicron endemica e avvicinare il periodo di “convivenza pacifica" col virus. Gli stessi medici e virologi, inoltre, suggeriscono di fermare la maxi offerta di tamponi (il che sarebbe un colpo durissimo per i no vax)

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La posizione del Ministero della Salute

Andrea Costa, vice-Ministro della Salute, ha annunciato nelle scorse ore che: “sicuramente l’obiettivo è convivere con il virus, ma una convivenza che non produca più decessi e ricoveri, soprattutto in terapia intensiva. E per arrivare a questa convivenza bisogna aumentare la platea di vaccinati. Nel 2022 ci libereremo del virus? Penso di sì, dobbiamo mettere in evidenza che la scienza sta continuando a studiare ogni giorno quindi in futuro potremmo avere a disposizione nuovi strumenti per combattere la pandemia».

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.