Coronavirus, Rimini e Ravenna in zona arancione scuro: ecco da quando e cosa significa
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e la comparsa delle varianti, soprattutto quella inglese, sta causando un nuovo aumento dei contagi. Di fronte a questa ormai accertata terza ondata di COVID-19 molti Presidenti Regionali e Sindaci stanno adottando le maniere forti per tentare di arginare il “nemico invisibile”. Il più efficace è l’inasprimento delle restrizioni, cosa che ad esempio è avvenuta a Rimini e Ravenna, in Emilia-Romagna: il Governatore Stefano Bonaccini, come riportato da SkyTg24, ha deciso di inserire in questa fascia di rischio medio-alto le zone del riminese, del ravennate e del cesenate. Il provvedimento è valido dal 2 al 14 marzo 2021. COME RICONOSCERE I SINTOMI MENO COMUNI DEL CORONAVIRUS
Le misure della zona arancione scuro
Gli abitanti di Rimini, Ravenna e Cesena (e relative province) non potranno spostarsi all’interno del proprio comune (e nemmeno all’esterno) se non per motivi di salute, lavoro e comprovate necessità (con autocertificazione) e nemmeno per visite a parenti e amici. Scuole chiuse e didattica a distanza al 100% eccetto i servizi educativi 0-3 anni e le scuole d’infanzia. Aperte le attività economiche ma chiusi palestre, piscine, centri sportivi, musei e mostre.
Le nuove zone rosse, arancioni, gialle e bianche d’Italia
Zona rossa: Basilicata e Molise; Zona arancione: Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania; Zona gialla: Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli -Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia; Zona bianca: Sardegna
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Coronavirus, il bollettino di lunedì 1 marzo 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 13.114 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 17.455. Diminuiscono i tamponi effettuati: 170.633, contro i 257.024 di ieri. Nel conteggio, dallo scorso 15 gennaio, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 7,68% (ieri 6,8%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 246 i morti, 58 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 1° marzo.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.