Coronavirus, ristoranti aperti anche a cena e coprifuoco a mezzanotte? Lo scenario del Governo
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia ma sembra ormai giunto il momento di attivare le chiacchieratissime “riaperture” dei settori più colpiti e penalizzati dalla pandemia: le Regioni chiedono al Governo un intervento importante, e stavolta non economico, in favore di chi da un anno è stretto nella morsa del Covid e delle restrizioni. E stavolta, anche se ovviamente in maniera graduale, sembrerebbe essere giunto il momento. Ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie e gelaterie, ma anche cinema, teatri, mostre, musei e tutto il settore della cultura e dello spettacolo oltre a quello che riguarda piscine, centri sportivi-termali-fitness, sono più vicini al ritorno alla normalità. Il primo spiraglio di luce, come riporta Adnkronos, potrebbe arrivare per le attività di ristorazione.
I dettagli
Il Governo starebbe pensando di slittare di due ore l’entrata in vigore del coprifuoco nazionale, portandolo dalle 22 alla mezzanotte. Due ore importanti, dunque, per consentire l’apertura di bar, ristoranti e luoghi di ristorazione all’aperto. Se non si è al chiuso, infatti, il virus circola con più difficoltà e mantenendo le misure igienico-sanitarie e di distanziamento sarebbe possibile permettere a queste attività di tornare operative e ai cittadini di andare a mangiare fuori (con possibili novità riguardo i pagamenti). Il tutto però non prima del mese di maggio. A confermarlo è stato proprio il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Credo quindi – ha dichiarato in qualità di ospite del programma tv “Porta a Porta” – che la stagione della primavera inoltrata potrà aiutarci a recuperare alcune attività all’aperto. Tutto dipenderà dai dati, l’ipotesi di lavorare in modo particolare sulle riaperture per attività all’aperto è un’ipotesi che personalmente mi convince molto. Il decreto vigente dura fino al 30 aprile, le aperture è sicuramente lecito aspettarsele per maggio”. Ad essere favorevole alle riaperture, ovviamente, è anche il centro-destra italiano.
Gelmini: “Ok alle riaperture ma…”
“Vogliamo riaprire, ma in sicurezza. No ad un ‘liberi tutti’. I dati di oggi sono abbastanza positivi, soprattutto la riduzione dei posti letto in terapia intensiva. Più si vaccina e più si apre“. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ospite al Tg2Post, su RaiDue. “Il virus non guarda i confini, l’approccio per riaprire deve essere nazionale, per questo il cronoprogramma è in sinergia tra Governo e Regioni”.
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Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.