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Coronavirus, ristoranti e bar riaperti ma “no” ai pagamenti in contanti: tutti i dettagli

Il Governo valuta alcune idee "alternative" per riaprire bar e ristoranti in sicurezza: di cosa si tratta e perché

Coronavirus, ristoranti e bar riaperti ma “no” ai pagamenti in contanti: tutti i dettagli
Foto PixaBay.com

Coronavirus, ristoranti e bar riaperti ma “no” ai pagamenti in contanti: tutti i dettagli

Il coronavirus molla leggermente la presa sul nostro Paese e il Governo, seppur continui a seguire la linea della prudenza, sta iniziando a pensare alle riaperture dei settori più penalizzati dalla pandemia. Tra questi ci sono i chiacchieratissimi bar e ristoranti, costretti ad un’altalena di “apro/chiudo/apro/chiudo” e un valzer tra zona rossa e arancione che di certo sta mettendo in seria difficoltà i vari gestori. Ora però, con le zone gialle che potrebbero essere ripristinate a partire da maggio, far tornare alla normalità anche questi settori è fondamentale. Anche se, come riportato da IlMessaggero.it, potrebbero arrivare delle novità importanti riguardo le modalità di lavoro e i pagamenti.

Le novità riguardo bar e ristoranti

Il Premier Mario Draghi e la sua squadra di ministri potrebbero autorizzare alla riapertura solamente alcune tipologie di bar e ristoranti, ossia quelli che hanno dei tavoli all’aperto. Non si tratta di una notizia ufficiale in quanto in ogni caso il clima non è ancora tipicamente primaverile, dunque questa scelta penalizzerebbe non solo le attività di ristorazione sprovviste di spazio esterno, ma anche gli stessi clienti che potrebbero essere scoraggiati dal pranzare o cenare all’aperto e al freddo. Per il momento si sta discutendo anche della possibilità di imporre la prenotazione del tavolo prima di consumare nel ristorante, l’obbligo di misurazione della temperatura corporea e anticipare l’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 16.00. Ma non è tutto… ECCO QUALI REGIONI POTREBBERO CAMBIARE COLORE TRA POCHI GIORNI

Pagamento solo in contanti?

Governo, Comitato Tecnico Scientifico e Istituto Superiore di Sanità sono d’accordo su una cosa, chi per un motivo e chi per un altro: è preferibile far pagare un servizio tramite bancomat/carta di credito piuttosto che in contanti. La circolazione dei soldi, infatti, aumenterebbe le possibilità di trasmissione del virus. E da qui, dunque, l’idea di consentire soltanto i pagamenti i digitale e non in contanti.  Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

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Coronavirus, il bollettino di lunedì 12 aprile 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 9.789 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano 15.746. I tamponi effettuati sono 190.635, contro i 253.100 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi  – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 5,1% (ieri era al 6,2%). Sono 358 i morti, 8 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 12 aprile.

Coronavirus, la divisione del Paese in fasce di colore

Attualmente l’Italia è quasi tutta arancione: in questa fascia si trovano le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, le Province Autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia (quest’ultima però rischia seriamente il lockdown, saranno decisivi i prossimi tre giorni). In zona rossa, come anticipato, le rimanenti Sardegna, Valle d’Aosta, Puglia e Campania.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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