Coronavirus, Sardegna di nuovo in zona rossa: ecco da quando e cosa sta succedendo
La Sardegna torna nuovamente in zona rossa. Un mese e poco più dopo l’inserimento dell’isola italiana nella zona bianca, quella di bassissimo rischio di contagio da coronavirus, la situazione è tornata man mano ad essere preoccupante e, dopo i primi lockdown isolati di alcuni Comuni, sta per arrivare la decisione ufficiale: da lunedì 12 aprile, riporta Ansa.it, tutta la Regione dovrebbe finire in lockdown. Il fallimento, dunque, di una strategia “di liberi tutti” che si è dimostrata prematura e inefficace con il risultato che la Sardegna è tornata (quasi) al punto di partenza.
Il motivo della zona rossa in Sardegna
A indurre il Ministero della Salute a prendere questa strada, spiega ancora Ansa.it, è l’analisi degli ultimi dati sul contagio in Sardegna: ad allarmare gli esperti è stato l’aumento dell’indice Rt locale, che ha superato il limite massimo (1,25) per rimanere almeno in zona arancione. Inevitabile dunque un provvedimento simile, l’ufficialità verrà comunicata nelle prossime ore al termine della riunione della cabina di regia. Non solo Sardegna in zona rossa: a “farle compagnia” sarebbero anche Puglia, Campania e Valle d’Aosta. ECCO LE REGIONI CHE POTREBBERO CAMBIARE COLORE DAL 13 APRILE.
Coronavirus, ipotesi zona gialla nelle regioni dove si vaccina di più: cosa può succedere
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e, nonostante la curva epidemiologica sia in lieve flessione, la situazione è ancora da tenere assolutamente sotto controllo. Il numero dei positivi giornalieri resta alto e in alcune regioni la campagna di vaccinazione sta subendo rallentamenti (più o meno) imprevisti. Il Governo ovviamente è sempre al lavoro per arginare la diffusione del contagio e da qualche ora sta prendendo piede un’ipotesi particolare: nelle regioni in cui si vaccina di più, come riportato dal quotidiano Open, potrebbe venir ripristinata la zona gialla. ECCO QUANDO POTREBBE ESSERE ABOLITO IL COPRIFUOCO
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La situazione in Italia
Al momento l’Italia è divisa in zone rosse e arancioni, senza alcun territorio giallo o bianco: le fasce di rischio più basse non riappariranno nel nostro Paese prima del 30 aprile, anche se si sta pensando ad un anticipo al 20/4 nel caso in cui i contagi dovessero calare sensibilmente. In alcune regioni è stato predisposto un programma ben preciso riguardo la vaccinazione di massa, come ad esempio la Lombardia, in altre il processo non sta andando particolarmente spedito. Ad emettere “verdetti” saranno come sempre i dati e, di fronte all’impossibilità di proseguire con i lockdown sotto diversi punti di vista, dalla seconda metà del mese potrebbe essere concessa la zona gialla ai territori in cui il contagio è meno “galoppante”. Anche se occorrerà comunque fare attenzione perché tornare dalla zona gialla (o bianca) a quella arancione o rossa è molto semplice. La Sardegna insegna.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.