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Coronavirus Sardegna, il governatore Solinas preannuncia test rapidi per chi vuole entrare in Sardegna

Per entrare in Sardegna bisognerà sottoporsi a tampone rapido, ecco la proposta di Solinas per evitare i contagi

Coronavirus Sardegna, il governatore Solinas preannuncia test rapidi per chi vuole entrare in Sardegna
Tamponi Antigenici - Foto PixaBay.com

Coronavirus, test rapidi in Sardegna per coloro che vogliono entrare nell’isola: ecco il piano di Solinas

La Sardegna è arrivata per prima al traguardo della zona bianca e ha intenzione di mantenere i risultati, anche a costo di selezionare gli ingressi da oltremare. Nelle ultime ore il Presidente della Regione Christian Solinas ha deciso, insieme alla sua Giunta, di eseguire i tamponi rapidi su tutti i passeggeri provenienti da altre parti d’Italia e del mondo. Banchine, stazioni marittime e aeroportuali diventeranno il fulcro attorno al quale ruoteranno le procedure di screening anti-Covid, destinate alle persone che hanno intenzione di soggiornare sull’isola. Da leggere anche Coronavirus, 8 regioni a rischi di cambiare colore dall’8 marzo: ecco quali sono. 

CORONAVIRUS, COSA ACCADRÀ ALL’INGRESSO IN SARDEGNA?

La campagna diagnostica sui viaggiatori in arrivo avrà inizio lunedì 8 marzo. Come ha annunciato il Governatore della Giunta Regionale, i controlli verranno fatti a tappeto: tutti i passeggeri verranno sottoposti a tamponi rino-faringei, in grado di verificare l’eventuale presenza del virus, nell’arco di pochi minuti e in maniera affidabile. Un esito negativo darà il via libera all’accesso nell’isola, mentre un test reattivo farà scattare l’applicazione dei protocolli sanitari previsti in questi casi. Secondo il commissario dell’Ares-ATS Massimo Temussi, tale prassi si rivelerà un’arma efficace nel contenimento dei valori soglia, Rt incluso.

SAN TEODORO E LA MADDALENA, AREE ROSSE IN ZONA BIANCA

I test rapidi sulle persone in arrivo da oltremare volgono, in verità, verso più direzioni. La loro finalità non è soltanto il consolidamento di una meta importante come l’abbattimento delle infezioni, ma anche la regressione della pandemia nei distretti a rischio elevato. Durante l’ultima settimana, infatti, l’isola è diventata teatro di focolai nei Comuni di San Teodoro, La Maddalena e Bono, tutti in provincia di Sassari. Al momento qui valgono le misure da zona rossa, in seguito alla diffusione della variante inglese portata, presumibilmente, da persone provenienti Albania e Libano.

GLI INTERVENTI ANTI-COVID COMPLEMENTARI

La lotta contro il Coronavirus in Sardegna prevede l’applicazione di ulteriori misure, da affiancare agli screening di massa e, in parte, con iniziative già in corso. Il piano di azione include un’intensa campagna di vaccinazione, da condurre a ritmo serrato. In tale frangente, l’obiettivo è garantire una copertura vaccinale all’intera popolazione o, almeno, a gran parte di essa in un mese e mezzo al massimo. Il tentativo di raggiungere l’immunità di gregge concorre a un obiettivo ancora più grande: salvaguardare la salute pubblica e consentire, nel frattempo, una graduale riapertura delle attività.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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