Coronavirus, cosa cambia in Italia dal 16 gennaio
Non c’è tregua e la nostra penisola continua a combattere contro il virus ormai praticamente da un anno e la situazione è ancora difficile. Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo è al lavoro senza sosta, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per lavorare alle misure restrittive che entreranno in vigore in Italia a partire dal 16 gennaio. Nel frattempo, scattano nuove zone rosse e restrizioni in diverse regioni italiane, l’ultima nel comune di Santa Flavia, nel palermitano. Vediamo nel dettaglio quanto sta succedendo e la durata di queste nuove restrizioni. “NO” DEL PREMIER CONTE AL LOCKDOWN TRA LE REGIONI
Zona rossa fino al 31 gennaio a Santa Flavia
Come detto, una nuova zona rossa scatta in Sicilia proprio dalla giornata di domani e fino al 31 gennaio 2021, questo per contenere il diffondersi del virus. Sono infatti arrivati a 142 i contagiati aggiornati a ieri nel comune siculo. Come si legge su lavocedibagheria.it, il provvedimento è stato preso dal presidente della Regione, Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza e è ormai certo che la nuova zona rossa avrà una durata di almeno due settimane. Anche le scuole restano chiuse ancora per i prossimi giorni, almeno fino al 23 gennaio 2021. Dai monitoraggi effettuati nelle ultime settimane in collaborazione con l’Asp di Bagheria i dati emersi sono risultati preoccupanti. Il provvedimento in questione non è l’unico in Sicilia ma anche Messina, dove il sindaco De Luca ha firmato un’altra ordinanza con la quale sembra addirittura vietato fare la spesa dal 15 gennaio per alcuni giorni. Leggi anche: NUOVO DPCM, ECCO COSA CAMBIA DAL 16 GENNAIO 2021
L’appello di Conte: “In arrivo un’impennata di casi”
Proprio negli ultimi giorni la curva epidemiologica si è alzata, come conseguenza degli spostamenti per il periodo natalizio, e lo scenario sembra essere chiaro. Non a caso è arrivato il nuovo importante annuncio del Premier Conte che ha rilasciato importanti dichiarazioni. O almeno questo è ciò che pensa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Sta arrivando un’impennata di contagi – ha dichiarato il Premier al Tg3 – e non sarà facile ma dovremo essere pronti a fare altri sacrifici”. Un’altra gatta da pelare per Conte, oltre che per tutti gli italiani, che proprio in queste ore in cui si decide il futuro dell’esecutivo.
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Cambia la valutazione dell’indice Rt?
Tra le proposte c’è quella di rivedere anche l’indice Rt, uno degli indicatori che fa scattare le fasce per le regioni. Verrebbe abbassata di 0.25 la soglia di Rt per la zona arancione o rossa. Di conseguenza il limite slitterebbe a 1 (invece dell’attuale 1,25) per la zona arancione, mentre pe la rossa basterebbe il raggiungimento di un Rt pari a 1,25 (invece di 1,50).
Coronavirus, bollettino di lunedì 11 gennaio 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 12.532 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 18.627. I tamponi effettuati sono in calo: 91.656 contro i 139.758 di ieri. La percentuale di positivi è al 13,6% (ieri 13,3%). Sono 448 i morti, 27 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’11 gennaio.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.