Coronavirus, scoperto un super anticorpo che neutralizza tutte le varianti. Lo studio

Covid-19, un gruppo di scienziati statunitensi ha scoperto un super anticorpo in grado di neutralizzare tutte le varianti finora note

Coronavirus, scoperto un super anticorpo che neutralizza tutte le varianti. Lo studio - Foto Pixabay
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Coronavirus, lo studio: l'anticorpo in grado di neutralizzare tutte le varianti

Un gruppo di scienziati del Boston Children's Hospital ha scoperto una sorta di super anticorpo anti-Coronavirus, ovvero un anticorpo in grado di neutralizzare tutte le varianti di Sars-CoV-2 attualmente note, comprese quelle della famiglia Omicron. I risultati dello studio, sostenuto da diversi enti americani, sono stati pubblicati su Science Immunology. “Ci auguriamo che questo anticorpo si dimostri efficace nel neutralizzare Sars-CoV-2 nei pazienti come ha dimostrato finora nei test preclinici", ha commentato Frederick Alt, che ha co-diretto il lavoro.

Il test è stato effettuato sui topi

La scoperta, per ora, è stata effettuata in un modello umanizzato di topo. Dopo aver modificato geneticamente topi di laboratorio per indurre i loro linfociti B a produrre rapidamente un repertorio diversificato, come riporta Adnkronos.com, gli scienziati hanno risposto gli animali alla proteina Spike del Coronavirus pandemico ceppo Wuhan-Hu-1, ovvero la versione originale di Sars-Cov-“. I topi gm hanno così prodotto nove lignaggi di anticorpi umanizzati.

SP1-77 è in grado di neutralizzare tutte le varianti

Tre di questi lignaggi di anticorpi umanizzati neutralizzavano potentemente il virus Wuhan. Uno dei tre, denominato SP1-77, ha mostrato un'attività molto ampia neutralizzando le varianti Alfa, Beta, Gamma, Delta e tutti i ceppi Omicron passati e presenti. Gli studiosi hanno osservato che i super poteri di SP1-77 dipendevano da un modo diverso di legarsi alla porzione Spike che si attacca ai recettori Ace2.

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Chiesto il brevetto

Questo nuovo anticorpo, a differenza della maggior parte di quelli già disponibili, non impediva l'aggancio virus-cellula, ma la fusione della membrana virale alla cellula bersaglio. SP1-77 potrebbe, quindi, rappresentare la svolta. I ricercatori hanno fatto richiesta di brevetto: la speranza è che gli stessi risultati si possano ottenere nei test sugli umani.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.