Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Giovedì 13 Marzo
Scarica la nostra app
Segnala

Coronavirus, scoppia focolaio all’ospedale, nel reparto neurologia a Sondrio: pazienti contagiati trasferiti, i dettagli

Coronavirus, individuato un focolaio all'interno dell'ospedale di Sondrio: interessato il reparto di Neurologia, ecco quanto accaduto

Coronavirus, scoppia focolaio all’ospedale, nel reparto neurologia a Sondrio: pazienti contagiati  trasferiti, i dettagli
Nuovo focolaio al sud Italia in un campo scout: 27 ragazzi e adulti positivi nel barese, Foto archivio

Coronavirus, nuovo focolaio all’ospedale a Sondrio

Il COVID-19 continua ad affliggere l’Italia e il Governo è tuttora al lavoro senza sosta, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per lavorare ulteriormente alle misure restrittive che entreranno in vigore in Italia a partire dalla giornata di domani, domenica. Resta il divieto di spostamenti tra le regioni (anche se tra territori in zona gialla) mentre la novità sarebbe invece il divieto di asporto dopo le ore 18 per quanto riguarda i bar. Nel frattempo in molte regioni continuano a divampare focolai, purtroppo anche in reparti ospedalieri, come accaduto a Sondrio. Di seguito vediamo quanto sta accadendo.  “NO” DEL PREMIER CONTE AL LOCKDOWN TRA LE REGIONI

Focolaio nel reparto di neurologia, Sondrio: pazienti contagiati trasferiti

Come detto, un nuovo focolaio è divampato in un ospedale della Lombardia, a Sondrio, dove, come riportato da sondriotoday.it, il reparto interessato è stato
quello di Neurologia dell’ospedale civile. Nonostante il nosocomio sondriese sia “covid free” sono state individuate, per ora, 5 positività tra i degenti del reparto, ma si teme che il numero possa anche aumentare. Immediate sono state le procedure attivate dopo la nota positività dei pazienti: queste persone sono state trasferite presso l’ospedale covid-19 “Morelli” di Sondalo, seppur con qualche difficoltà logistica. Tutto il personale del reparto Neurologia, oltre che dell’Oncologia, sono stati sottoposti a test molecolare“. Purtroppo la situazione non è semplice e la pandemia ha messo in evidenza alcune difficoltà strutturali che rendono difficile operazioni per la tutela della salute.  Leggi anche: ESPLODE FOCOLAIO ALL’OSPEDALE DI PALERMO, ECCO COSA E’ SUCCESSO

Focolaio all’ospedale in Sardegna, ecco quanto accaduto

Nella giornata di ieri avevamo riportato un altro focolaio, questa volta in Sardegna. Nella Clinica Medica di Sassari, al secondo piano della palazzina delle Medicine in viale San Pietro sono stati rilevati 15 pazienti positivi al Covid-19, a cui si aggiungono anche 5 operatori sanitari. Immediati i provvedimenti e avviata un’indagine epidemiologica all’interno della struttura. L’Italia continua a fronteggiare l’emergenza COVID-19 e si susseguono anche appelli o avvisi proprio per sensibilizzare le persone al rispetto delle regole, ance di quelle più semplici. Giorni fa, Walter Ricciardi ha rilasciato importanti dichiarazioni. Di seguito le sue dichiarazioni. Leggi anche: SICILIA IN ZONA ROSSA DA DOMENICA, A BREVE LA FIRMA DELL’ORDINANZA

CONTINUA A LEGGERE

Coronavirus, Ricciardi: fermi per un mese o conseguenze tragiche già a febbraio

Dure sono state le parole pronunciate da Walter Ricciardi, il consigliere del Ministero della Salute, andato ospite giorni fa anche a ‘L’Aria che Tira’ su La7. Secondo Ricciardi, c’è necessità di un nuovo lockdown e della validità ed efficacia dei vaccini: “Dovremmo stare un mese fermi se no avremo 95mila morti a fine febbraio. Vi sembra normale andare a votare? I vaccini sono efficaci anche nei confronti delle varianti, a maggior ragione dobbiamo accelerare la vaccinazione e proteggere quante più persone possibili. E’ giusto stare a casa o comunque limitare il più possibile la circolazione del virus”. Questo è quanto ha rilasciato Walter Ricciardi che si mostra favorevole quindi a una chiusura generalizzata. Soltanto così, spiega, potremo parzialmente combattere e uscire da questa pandemia, altrimenti il virus lo porteremo con noi ancora a lungo e conseguenze saranno purtroppo disastrose.

Restano chiusi gli impianti da sci

La risalita della curva dei contagi infatti, come riportato da SkyTg24, starebbe inducendo il Ministro della Salute Roberto Speranza a “rimangiarsi la parola” con i gestori e lavoratori di impianti e attrazione sciistici e non consentire la riapertura prevista per il 18 gennaio. Nel prossimo DPCM, in uscita tra pochi giorni e in cui saranno contenute le regole da rispettare dal 16 gennaio a data da definire, probabilmente sarà indicato che gli impianti da sci dovranno rimanere chiusi a scopo precauzionale.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto