Coronavirus, scuole chiuse per tutti contro il COVID-19: ecco la petizione in favore della didattica a distanza

Spunta la petizione di un comitato speciale, rivolta al Governo, per tenere le scuole chiuse fino al termine della pandemia: ecco cosa dice la nota

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Coronavirus, scuole chiuse per tutti contro il COVID-19: ecco la petizione in favore della didattica a distanza

Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia e a preoccupare ora sono le varianti inglese e brasiliana: queste mutazioni del COVID-19, che hanno già messo in ginocchio diverse nazioni del mondo, sono ormai stabilmente anche nello Stivale e potrebbero portare all'inasprimento delle misure restrittive (come già avvenuto in alcune zone di Umbria, Lazio e Abruzzo che hanno fatto ricorso al lockdown). Di conseguenza diversi settori lavorativi faticano a ripartire con regolarità e tra questi c'è anche la scuola, “salvata" dalla didattica a distanza ma che ora non riesce più a tornare alla “normalità". Da qui, come riportato da IlMessaggero.it, l'idea di una petizione del Comitato Speciale “Dad per Tutti" (diretta al neo Presidente del Consiglio Mario Draghi) per convincere l'esecutivo e gli esperti a confermare la DAD fino al termine di quest'anno scolastico per evitare una nuova pericolosa ondata. A firmarla, con la speranza che essa venga accolta da Draghi e la sua squadra, sono stati in 12mila tra genitori, docenti e personale Ata di oltre 250 città italiane. PREOCCUPANO LE VARIANTI STRANIERE DEL VIRUS: LO SCENARIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

La petizione

Chiediamo – recita la nota – che le scuole vengano chiuse immediatamente, a tutela della salute di Insegnanti, Ata, Genitori e Studenti, finché permanga il pericolo del contagio o che si rifletta sull'opportunità di adottare la didattica a distanza a richiesta, come avviene in altri paesi, lasciando l'opzione anche agli insegnanti di aderire in piena libertà, a tutela della loro salute. La seconda ondata non è ancora passata e la terza ondata del virus si avvicina, inoltre già si affacciano in Italia, come in tutta Europa, le varianti inglese, sudafricana e brasiliana che potrebbero provocare moltissimi morti e contagiati. Autorevoli scienziati, virologi, epidemiologi ogni giorno, ci consigliano di tenere le scuole chiuse, perché potrebbero essere veicolo di propagazione del contagio. La riapertura delle scuole è la misura che più favorisce la ripresa del contagio, al termine di un lockdown". “Quindi confidiamo – conclude la lettera –che queste nostre richieste vengano esaminate con il massimo scrupolo, nell'interesse del diritto alla tutela della salute e della vita che in una società civile come la nostra deve essere considerato come il diritto fondamentale, prevalente su ogni altro diritto ed interesse". L'APPELLO DEL PROF. RICCIARDI: “LE VARIANTI POTREBBERO 'ESPLODERE' A MARZO"

Scuole chiuse e mini lockdown a Castellammare di Stabia: cosa prevede l'ordinanza del Sindaco

Uno degli ultimi si è sviluppato a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, in cui sono stati trovati ben 168 nuovi positivi in tre giorni. Motivo per il quale, come riportato da Repubblica.it, il Sindaco Gaetano Cimmino ha firmato un'ordinanza che prevede la chiusura delle scuole fino al 21 febbraio e, in aggiunta, il lockdown anticipato alle ore 18. In sostanza, a Castellammare di Stabia dalle 18 alle 5 del giorno dopo si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di estrema necessità/urgenza. LA DECISIONE DEL GOVERNO DRAGHI SUGLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI

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Gli altri provvedimenti

A Castellammare di Stabia resterà chiusa la villa comunale tutti i giorni a partire dalle ore 18, ad eccezione del sabato, della domenica e dei giorni 15 e 16 febbraio, in concomitanza del Carnevale, quando la villa resterà chiusa dalle ore 8.30 fino alle ore 6.30 del giorno seguente. Chiusi anche i negozi, a partire dalle ore 18, eccetto gli esercizi per la vendita di generi alimentari e le farmacie.

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La furia del Sindaco di Castellammare di Stabia

A pagare per l'irresponsabilità degli adulti – recita il duro comunicato del Primo Cittadino locale – sono i bambini e gli anziani in rianimazione. I responsabili di questo provvedimento sono le persone riversatesi in strada nell’ultimo weekend, la folla accanto ai bar e ai ristoranti, i ragazzi che fanno i banchetti sul monumento ai caduti e soprattutto i pochi genitori irresponsabili che hanno accompagnato i figli a scuola, nonostante sintomi sospetti, mettendo a serio rischio la tenuta dell’intero sistema". La situazione nel napoletano è dunque infuocata.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.