Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Mercoledì 13 Novembre
Scarica la nostra app
Segnala

Coronavirus, secondo morto in Italia: nuovi contagi in Lombardia e Veneto | I consigli per evitare il virus

Arriva la seconda vittima da coronavirus in Italia, una signora ricoverata in Lombardia: tutti gli aggiornamenti sulla situazione

Coronavirus, secondo morto in Italia: nuovi contagi in Lombardia e Veneto | I consigli per evitare il virus
Fonte foto: ansa.it

Coronavirus, secondo morto in Italia: nuovi contagi in Lombardia e Veneto

Poche ore dopo la prima vittima del coronavirus in Italia ecco anche la seconda: si tratta di una donna di 75 anni di Casalpusterlengo, come riporta Repubblica.it, uscita pochi giorni fa dal pronto soccorso di Codogno (Lodi) in cui era ricoverata e morta in casa da sola. Per lei non c’è stato nulla da fare, l’insufficienza respiratoria tipica del virus è stata letale. La 75enne è stata probabilmente contagiata pronto all’interno dell’ospedale lodigiano, in cui si trova tuttora il primo paziente del nord Italia ad aver contratto il virus nel nostro paese.

La prima vittima del coronavirus

La prima vittima del coronavirus in Italia è un uomo di 78 anni, come riportato da Corriere.it, morto poche ore fa all’ospedale di Schiavonia (Padova) dopo aver contratto il virus cinese. La struttura ospedaliera è stata chiusa per questioni di sicurezza. Un episodio che ora alza il livello di preoccupazione in tutto il paese per la diffusione dell’epidemia. In Lombardia e Veneto, infatti, sono stati rilevati altri casi di coronavirus (circa 30 in totale di cui uno anche in provincia di Cremona) e il pericolo è che vengano interessate presto anche altre regioni.

Comuni isolati

I comuni di Bertonico, Castiglione d’Adda, Terranova dei Passerini, Castelgerundo, Codogno, Maleo, Casalpusterlengo, Fombio, Somaglia, San Fiorano sono stati “isolati” dalle rispettive amministrazioni comunali per evitare contagi di massa da coronavirus. Cosa significa? Che oltre 50mila persone sono bloccate momentaneamente a casa (in pieno “stile Wuhan”) con decine di scuole chiuse precauzionalmente. Sono partiti controlli a tappeto nei comuni in cui si è diffuso il coronavirus in Italia per tentare di arginare la minaccia.

Il caso di Codogno

Il primo caso di coronavirus rilevato al nord Italia riguarda un 38enne di Codogno (Lodi) che ieri si è presentato in ospedale con febbre e presunta polmonite ed è stato trovato positivo all’epidemia. Contagiati anche la moglie (incinta e in maternità) e un ragazzo che ha fatto attività sportiva con lui nei giorni scorsi. Il lodigiano ha contratto il coronavirus dopo esser entrato in contatto con un collega cinese che (a sua insaputa) era già malato. Le condizioni del 38enne sono in miglioramento ma sono in corso analisi su altre persone (circa 60) che hanno frequentato l’uomo ultimamente.

I dieci consigli per evitare il coronavirus

L’Istituto Superiore della Sanità Italiana e il Ministero della Salute hanno rilasciato un vademecum di dieci consigli, suggerimenti e indicazioni per evitare il coronavirus e sfatare alcuni tabù. Eccolo:

1 – Lavarsi spesso le mani
2 – Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3 – Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se non sono pulite
4 – Coprire bocca e naso se si starnutisce
5 – Non assumere antibiotici o antivirali se non sono stati prescritti dal medico
6 – Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol
7 – Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate
8 – I prodotti Made in China e i pacchi provenienti dalla Cina non sono pericolosi
9 – Contattare il numero verde 1500 se si ha febbre/tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
10 – Gli animali da compagnia non diffondono il coronavirus

La mappa della Johns Hopkins University

I ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimore (Maryland, USA) hanno ideato una mappa speciale che mostra il numero di morti ufficiali e casi accertati di coronavirus in tutto il mondo. I dati sono attendibili al 100% in quanto forniti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal CDC cinese. Il sistema è davvero notevole e preciso, con riquadri intuitivi e precisi che mostrano dove, quando e con che frequenza il coronavirus si è diffuso in un determinato stato, un lavoro davvero certosino. L’obiettivo degli scienziati americani era dunque fornire al pubblico uno strumento ufficiale, consultabile sia via smartphone che pc, in grado di dire davvero le cose come stanno (senza fake news).

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

SEGUICI SU:

Ultima Ora Terremoto