Coronavirus, sei diversi studi lo confermano: "Omicron non danneggia i polmoni, ma colpisce..."

Variante Omicron: ecco cosa hanno scoperto 6 nuovi studi

Coronavirus, arriva la conferma per chi ha fatto la terza dose: dopo 4 mesi l'efficacia cala. I dettagli dello studio americano (Foto Ansa)
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Covid, il bollettino del 1° gennaio

Secondo il bollettino del Ministero della Salute sono 141.262 i nuovi contagi da Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono oltre un milione il numero di persone attualmente positive al virus, 1.021.697. Le vittime sono 111, mentre venerdì erano state 155. Il tasso di positività è al 13%, in salita rispetto all'11,78% di venerdì. Sono 1.297 i pazienti in terapia intensiva, 37 in più rispetto al giorno precedente. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.265, 115 in più rispetto a venerdì.

Coronavirus, sei diversi studi lo confermano: 'Omicron non danneggia i polmoni'. Ecco cosa colpisce

La variante Omicron sembra essere più contagiosa ma meno mortale rispetto agli altri ceppi del virus. Sei studi citati dal Guardian, hanno evidenziato che Omicron non danneggia i polmoni come la Delta e altre precedenti varianti. Quattro di questi studi sono stati pubblicati dai ricercatori alla vigilia di Natale. Omicron quindi colpisce più la gola che i polmoni. Gli studi devono ancora essere sottoposti a revisione paritaria, come riporta Fanpage.it. Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Variante Omicron diversa dalle altre

Deenan Pillay, professore di virologia presso l'University College di Londra ha spiegato: “Il risultato di tutte le mutazioni che rendono Omicron diversa dalle varianti precedenti è che potrebbe aver alterato la sua capacità di infettare diversi tipi di cellule“. Omicron sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, quindi le cellule della gola. In questa maniera si moltiplicherebbe più facilmente in quelle cellule più che in quelle polmonari.

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Il report del'Iss

Secondo il Report dell'Iss sull'andamento del Coronavirus in Italia, l’efficacia dei vaccini contro la malattia grave sale al 97% con la terza dose. Secondo il report è ancora più evidente l'efficacia del booster nella fascia d'età over 80, quella più a rischio.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.