Coronavirus, si avvicina l’obbligo di Green Pass al lavoro: ecco i settori più a rischio crisi
A partire dal 15 ottobre in Italia tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati dovranno mostrare il Green Pass prima di entrare in ufficio, o azienda o qualsiasi posto di lavoro, e mettersi all’opera: questo è quanto stabilito dal Governo settimane fa, l’ennesima misura di contrasto al coronavirus che però fa discutere e rischia di creare problemi non da poco. Già, perché ci sono 8-9 milioni di italiani non vaccinati e che non hanno nessuna intenzione di farlo, rinunciando quindi al Green Pass e la cui assenza inevitabilmente graverà sulle attività produttive del Paese. E quali sarebbero i settori più a rischio crisi del personale? Lo riporta IlGiorno.it.
I settori più a rischio crisi coronavirus
Si parte dalla ristorazione, senz’altro uno dei settori più penalizzati dalla pandemia: dopo il valzer di aperture e chiusure che ha visto protagonisti per più di un anno ristoranti, bar, pizzerie ecc, ora c’è da fare i conti con un buon 25% di lavoratori della ristorazione (a livello nazionale) che non vuole vaccinarsi per timore di effetti collaterali. Una decisione che causa un’ulteriore diminuzione del personale di sala e cucina, da cui scaturisce un’inevitabile calo di produzione e di fatturato per le microimprese italiane. C’è poi il caso dei porti: a Trieste il coordinatore dei lavoratori del porto Stefano Puzzer ha annunciato che, se non verrà rimosso l’obbligo di Green Pass per i lavoratori, le attività portuali verrano bloccate al 100%. Con tutti gli enormi disagi del caso. L’ANNUNCIO DI BASSETTI: “ECCO QUANDO SAREMO FUORI DALLA PANDEMIA!
I metalmeccanici
Anche il settore dei metalmeccanici è in subbuglio: all’ex Ilva di Taranto, infatti, sono a oggi circa 1.600 (su un organico di 8.200 persone) i dipendenti di Acciaierie d’Italia che non risultano ancora muniti di Green Pass senza intenzione di vaccinarsi. I dati non sono ancora aggiornati agli ultimi giorni ma in ogni caso il numero è ben lungi dalla totalità dei lavoratori. Anche qui potrebbe nascere un enorme guaio e a pagarne il prezzo, con aumento delle ore lavorative, potrebbero essere proprio quei dipendenti che si sono vaccinati ma sarebbero costretti a lavorare di più per sopperire all’assenza di personale. O, in alternativa, ne uscirebbe anche qui un calo produttivo importante.
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Coronavirus, il bollettino di lunedì 11 ottobre 2021
Sono 1.516 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 2.278), a fronte di 114.776 tamponi giornalieri effettuati (ieri 270.044). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è all’1,3% (ieri era allo 0,8%). Sono 34 le vittime registrate in un giorno, con un ricalcolo della Regione Sicilia. Le terapie intensive sono 374 (+10), con 18 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’11 ottobre sulla situazione coronavirus in Italia.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.