Coronavirus, si può andare da parrucchieri e barbieri fuori dal Comune? Ecco cosa prevede il Dpcm
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e tantissimi settori, da ormai un anno a questa parte, sono stati pesantemente penalizzati dalla pandemia. Tra questi ci sono anche parrucchieri, barbieri, centri estetici e tatuatori, costretti a un frustrante alternanza tra aperture e chiusure in base all’indice di contagio. L’ultimo DPCM, tuttavia, prevede che barbieri e parrucchieri possono regolarmente operare in tutta Italia sia (ovviamente) in zona gialla che in quella arancione o rossa. Nelle zone arancioni gli spostamenti sono concessi soltanto all’interno del Comune di residenza, ma cosa succede se il nostro parrucchiere, barbiere o tatuatore di fiducia (i centri estetici sono comunque chiusi) si trova in un altro Comune? Le normative consentono di uscire dal luogo in cui viviamo per raggiungerlo? COVID-19, SVOLTA SULLA SCUOLA: LA POSSIBILE DECISIONE DI DRAGHI
La risposta alla domanda
La risposta è sì: contrariamente a quanto previsto dal DPCM per la zona arancione, ovvero che è consentito lasciare il Comune di residenza o domicilio solamente per motivi di salute, lavoro o necessità, se uno di questi servizi si trova all’esterno di quella località ma entro una distanza ragionevole ci si può andare. La nota del Governo infatti spiega che lo spostamento è “giustificato in funzione della ragionevole contiguità territoriale”. CORONAVIRUS, IL CTS LANCIA L’ALLARME SULLE VARIANTI: ECCO TUTTI I DETTAGLI
Coronavirus, nuova ordinanza di Speranza: 3 regioni passano in zona arancione
La situazione epidemiologica che si sta registrando in Italia è in lieve peggioramento e questo si deve alla circolazione delle varianti, in particolar modo di quella inglese. In seguito al monitoraggio settimanale relativo alla diffusione del Covid-19 in Italia realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, il Ministro Roberto Speranza – come riportato da “Ansa.it” – ha firmato la nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 21 febbraio 2021 e sancirà il passaggio dalla zona gialla a quella arancione di tre nuove regioni: si tratta di Campania, Emilia Romagna e Molise. Nella pagina successiva potrete leggere altre importanti novità relative alla lotta al Covid-19 in Italia. CORONAVIRUS, DRAGHI PROROGA IL COPRIFUOCO? ECCO LE ULTIMISSIME
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Cosa non si potrà fare in zona arancione e rossa
In zona arancione sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza o domicilio ma vietati quelli tra comuni se non per motivi di lavoro, salute, necessità o ritorno a residenza/comicilio. Chiusi bar e ristoranti ma ok alla vendita da asporto (limitazioni per i bar dopo le 18) e a domicilio. Negozi aperti ma chiusi cinema, teatri, palestre e piscine. In zona rossa, invece, gli spostamenti all’interno del proprio comune sono permessi solo per motivi di lavoro, salute e necessità (comprovati da autocertificazione). Chiuse tutte le attività lavorative eccetto supermercati e negozi di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie, edicole e poco altro. In ogni caso, sia in zona gialla che arancione o rossa, è confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle così come (ovviamente) l’obbligo di indossare sempre la mascherina e di rispettare il distanziamento sociale.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
