Coronavirus, Draghi sta per decidere: si va verso lo stop allo stato di emergenza. Nuovo ruolo per Figliuolo?

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Covid-19, la curva epidemiologica continua a salire in Italia

Nelle ultime settimane nel nostro Paese la curva continuano a crescere il numero di positivi al Covid-19 e questo si sta inevitabilmente traducendo in un incremento degli accessi negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva. Nel frattempo, però, prosegue la campagna di vaccinazione e, in tal senso, nelle scorse ore il Ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto della situazione e – come riportato da “Repubblica.it" – ha annunciato che è stato superato l'88% di persone over 12 vaccinate con la prima dose, mentre l'85% ha completato il ciclo vaccinale.

Coronavirus, Draghi sta per decidere: si va verso lo stop allo stato di emergenza

Mentre la curva dei contagi continua a salire, in Italia sono giorni cruciali per il Governo chiamato a prendere una decisione sul possibile rinnovo dello stato di emergenza. In tal senso – come riportato da “La Repubblica" e riferito da “Open.online" – il Presidente del Consiglio Mario Draghi starebbe pensando ad un piano per evitare di prorogare lo stato di emergenza. In tal senso, al Generale Francesco Paolo Figliuolo sarebbe affidato un nuovo ruolo: l'ipotesi che si starebbe prendendo in considerazione, infatti, è quella di spostare la struttura commissariale sotto la Protezione Civile, avvalendosi anche dell'ausilio del comando operativo di vertice interforze (Covi), alla cui guida sarebbe nominato proprio Figliuolo allo scopo di consentirgli di operare a pieni poteri come accade oggi. Il tutto si realizzerebbe attraverso una legge ad hoc che verrebbe varata già nelle prossime settimane.

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In altre parole, dunque –  come riportato da “La Repubblica" e riferito da “Open.online" – il Premier Mario Draghi sarebbe intenzionato a ricondurre le misure straordinarie all'ordinario tramite una legge che conservi le strutture dello stato di emergenza, riportandole però in un contesto di ordinarietà. In questi giorni il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio starebbe studiando il dossier e in tempi piuttosto celere dovrebbe arrivare una risposta. La domanda che ci si pone in queste ore, infatti, è se la struttura della Protezione Civile sia in grado di sostenere questo nuovo incarico: avrebbe le risorse e gli uomini a sufficienza per farlo? Nel caso in cui il piano A si rivelasse impraticabile, sarebbe pronto il piano B: vale a dire quello di dare più tempo alla Protezione Civile di organizzarsi, prorogando lo stato di emergenza un altro mese, al massimo due. Inoltre, occorrerà chiarire anche un altro aspetto: vale a dire come continuare a mantenere la colorazione delle regioni e le zone rosse senza che vi sia uno stato di emergenza. Nella pagina successiva potrete leggere l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile.

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