Coronavirus, Sileri (Vice-Ministro della Salute) esclude una seconda ondata e annuncia la possibile data per il vaccino

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Coronavirus, dal 15 giugno nuove riaperture in Italia

Sono ormai trascorsi oltre tre mesi da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l'Italia intera. Dopo l'inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c'è stata la riapertura di alcune attività, mentre dalla giornata di mercoledì 3 giugno è subentrato un nuovo e ulteriore allentamento delle misure restrittive con liberi spostamenti all'interno del Paese e l'abolizione dell'autocertificazione. Dalla giornata del 15 giugno, c'è stato l'ok da parte di Governo e Comitato Tecnico Scientifico per la riapertura di cinema e teatri.

Seconda ondata si o no?

Con la preoccupazione di Pechino per il nuovo focolaio esploso nel mercato alimentare più grande della città, il tema più caldo di questi giorni (ma anche delle passate settimane, dal momento che l'emergenza sanitaria è stata ridimensionata grazie al lockdown) è quello relativo ad una ipotetica e possibile seconda ondata pandemica di coronavirus. E quello che sta succedendo in Cina in questi giorni deve essere da monito, ma non per forza è indice che la seconda ondata riguarderà tutti. Il Ministro della Salute Speranza qualche giorno fa era intervenuto sostenendo che la seconda ondata non era certa, ma probabile. Negli ultimi giorni sono poi arrivate altre dichiarazioni dal Ministero della Salute.

Sileri: “Non ci sarà nessuna seconda ondata"

A seguito delle parole del Ministro della Salute Roberto Speranza, ci sono quelle del suo Vice, Pierpaolo Sileri che si mostra invece più categorico: per lui infatti, stando a quanto riporta il sito “corrieredellosport.it" la seconda ondata non ci sarà. Lo dice con (apparentemente) grande sicurezza, sostenendo che comunque la situazione epidemiologica del Paese deve essere sotto costante monitoraggio, affinché l'insorgere di focolai venga spento sul nascere. Tuttavia la situazione rientrata “nella normalità" non deve farci abbassare la guardia: le misure vanno comunque rispettate, dal distanziamento interpersonale al lavaggio frequente delle mani.

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