Coronavirus, sintomi di depressione in un adolescente su quattro: i risultati dello studio

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics un adolescente su quattro soffre di ansia e legata alle conseguenze del coronavirus: tutti i dettagli

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Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics un adolescente su quattro soffre di ansia e legata alle conseguenze del coronavirus: tutti i dettagli

Il coronavirus è entrato nelle nostre vite da ormai due anni, condizionando qualsiasi aspetto della quotidianità e (soprattutto) provocando ansie e disagi sia in chi lo ha contratto che in coloro che non sono mai risultati positivi. A tenere in banco infatti, oltre alle conseguenze fisiche con cui hanno a che fare tuttora i positivi poi guariti, ci sono gli strascichi psicologici lasciati dalle condizioni generate dal virus. Le più serie, spesso sottovalutate, sono ansia e depressione: secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics (basato sull'analisi di circa 29mila persone) questi disturbi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno in una specifica categoria di persone.

I dettagli sullo studio

Ad avere la peggio in questo caso sono i giovanissimi: dai dati relativi a questo studio emerge che un adolescente su quattro (in Italia e nel mondo) ha i sintomi clinici di depressione e uno su cinque segni di un disturbo d'ansia iin buona parte provocati dalla situazione di incertezza, limitazione e preoccupazione legata al virus. Gli adolescenti, appunto, hanno risentito delle restrizioni che non hanno consentito di vivere in serenità e assieme ai coetanei momenti fondamentali della crescita, dalle prime relazioni all'esame di maturità. É stato infatti dimostrato che soffrire di depressione durante l'infanzia e l'adolescenza si associa da adulti a una salute peggiore, mentale e non solo, e a maggiori difficoltà nelle relazioni e nella vita in generale.

Cosa si può fare

La situazione è incerta per tutti in realtà, non solo per i giovanissimi: basti pensare a tutti i lavoratori che hanno perso l'occupazione a causa del Covid e alle relazioni a distanza condizionate, o addirittura stroncate, dalla lontananza obbligata. Se si intercettano segnali di questo tipo nei figli, in ogni caso, il consiglio è quello di rivolgersi ad un psicologo e affrontare la situazione con più delicatezza possibile

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.