Coronavirus, Sky regala pacchetti ai suoi abbonati: ecco come funziona

Il colosso satellitare Sky va incontro ai suoi abbonati con un'offerta speciale: ecco come funziona e chi può usufruirne

Coronavirus, Sky regala pacchetti ai suoi abbonati: ecco come funziona - Foto PixaBay
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Coronavirus, Sky regala pacchetti ai suoi abbonati: ecco come funziona

Tempi duri quelli del coronavirus. Oltre 60 milioni di italiani sono costretti a rimanere in casa per contenere la diffusione del COVID-19 che sta seminando morte in tutto il paese (e non solo). Per venire incontro alle esigenze di tantissime persone, e distrarle anche solo per qualche ora da una situazione drammatica, Sky ha deciso di regalare alcuni pacchetti ai suoi abbonati. Fino al 3 aprile, infatti, il colosso satellitare permetterà agli abbonati dei pacchetti Sport e Calcio di guardare gratuitamente film, serie tv e altri contenuti fino a quel momento “vietati" senza la sottoscrizione di determinati abbonamenti.

L'iniziativa di Sky per i suoi abbonati

C’è un tempo per ogni cosa – recita la nota ufficiale di Sky – e questo per tutti è il tempo per restare a casa, per essere responsabili, per proteggere noi stessi, i nostri cari, le persone più deboli, il Paese. Per essere ancora più vicina ai suoi abbonati in questi momenti difficili, Sky, a partire da oggi e fino al 3 aprile 2020, darà la possibilità a tutti gli abbonati via fibra e satellite di fruire eccezionalmente e senza costi aggiuntivi anche dei contenuti che non fanno parte dell’offerta che hanno sottoscritto".

L'offerta Sky

“Ad esempio – prosegue il comunicato – i clienti con i pacchetti Sport e/o Calcio potranno vedere anche i canali inclusi nei pacchetti Cinema e Famiglia e accedere così a 16 canali cinema e a una selezione di titoli on demand per un’offerta completa con tutti i generi, dai film d’autore alle grandi prime visioni, tra cui 'Cetto c’è senzadubbiamente' (dal 23 marzo) con Antonio Albanese. Oltre a contenuti educational e di svago con attività da fare in casa tra genitori e figli disponibili sui canali per bambini e ragazzi dell’offerta Sky".


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I dati odierni del coronavirus

Purtroppo il coronavirus continua a mietere vittime e oggi, come recita il bollettino della Protezione Civile reso noto in conferenza stampa dal Capo Angelo Borrelli, si registra un'ulteriore impennata di morti e feriti.In data odierna sono stati registrati in Italia ben 42.681 casi di coronavirus, 793 morti e 943 guariti. Numeri clamorosi, in costante crescita, nel periodo ancora di “non picco" dell'epidemia. Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Lombardia, ha poi affermato su Facebook che “i pazienti positivi in Lombardia sono 25.515, 3.251 in più rispetto a ieri, mentre le persone ricoverate sono 8.258, con un aumento di 546 nelle ultime 24 ore, di cui 1.093 in terapia intensiva. I decessi sono 3.095, 546 in più". Dati sconcertanti, terribili…

La mappa generale di morti, guariti e contagiati da coronavirus – Foto Fonte Septugroup.com

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Coronavirus, la situazione in Italia e la nascita di nuovi focolai

Non migliora la situazione in Italia in questi giorni in cui regna sovrano il coronavirus: il numero di contagiati e morti continua a crescere, così come comunque anche quello dei guariti, e ciò che sta facendo discutere è la nascita di nuovi focolai al centro nord. Nonostante le ferree regole imposte dal Governo italiano, infatti, sono ancora in tanti a “bivaccare" all'aperto e ad uscire per motivi futili o non di prima necessità (solo venerdì 10mila denunciati dalle forze dell'ordine). Da qui la rabbia del popolo, il sentirsi presi in giro da “irresponsabili" ed “egoisti" che rischiano inutilmente di diffondere ancor di più il COVID-19. Ad irritarsi è anche Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che a Il Messaggero ha parlato dei nuovi focolai nati ultimamente in Lombardia e a Fondi (Latina), oltre che della situazione in generale.

Le parole forti di Rezza: “Così non va bene"

Bisogna evitare – ha tuonato Rezza – di arrivare a situazioni drammatiche come quella che c'è in Lombardia, che è la regione più attrezzata d'Italia e nonostante ciò è in grande difficoltà. Occorre che le regole imposte su tutto il territorio nazionale vengano rispettate, non mi sembra che sia così, non va bene. Dobbiamo ancora vedere gli effetti delle misure di distanziamento sociale prese a livello nazionale, bisogna aspettare ancora almeno un’altra settimana. E non dobbiamo dimenticarci di quell’ondata migratoria da nord verso il sud”. Parole forti quelle di Rezza con cui si vuole, per l'ennesima volta, responsabilizzare anche una parte di popolazione che non sta facendo una bella figura agli occhi della maggior parte del paese e delle altre nazioni.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.