Coronavirus, Speranza ha firmato le nuove ordinanze: ecco cosa cambia da domani in Italia

Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha deciso: ecco quali sono i territori che passano in zona rossa, quali in arancione e per quanto tempo

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Coronavirus, Speranza ha firmato le nuove ordinanze: ecco cosa cambia da domani in Italia

Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia e il numero dei nuovi positivi quotidiani è tornato a salire in maniera preoccupante: è stato inevitabile, dunque, per il Governo agire e varare ulteriori restrizioni (nazionali ma anche solo territoriali) per tentare di arginare la diffusione del contagio. E ciò di cui si vociferava nei giorni scorsi è diventato ufficiale: il nostro Paese è diventato interamente zona arancione e rossa, senza alcuna zona gialla e ad eccezione della Sardegna che è ancora “bianca". Il Ministro della Salute Roberto Speranza, come riportato da SkyTg24, ha firmato le ordinanze che spostano alcune regioni dalla zona gialla a quella arancione e da quest'ultima alla rossa. Ecco come cambierà l'Italia a partire da lunedì 15 marzo e fino a (almeno) martedì 6 aprile.

Le nuove zone rosse e arancioni d'Italia

Il Governo ha stabilito che circa la metà dello Stivale andrà in lockdown: si tratta delle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Campania, Molise, Puglia e Provincia Autonoma di Trento. Qui varranno ovviamente tutte le regole della zona rossa (solo a Pasqua e Pasquetta, proprio come a Natale 2020, sarà consentito andare a trovare familiari, amici e parenti una sola volta al giorno per un massimo di due persone esclusi under 14). In zona arancione, invece, figurano i restanti territori italiani: Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano. In zona bianca, come detto, soltanto la Sardegna.

Le regioni a rischio

Ma attenzione perché a “rischio rosso" per la prossima settimana ci sono ancora Toscana (le cui province di Arezzo, Prato e Pistoia sono già in lockdown), Abruzzo e Provincia Autonoma di Bolzano: in questi territori la situazione è davvero al limite e, senza un abbassamento dei contagi e dell'indice Rt, ulteriori serrate saranno inevitabili. Se ne saprà di più nei prossimi giorni e soprattutto venerdì 19 marzo, quando il Comitato Tecnico Scientifico analizzerà i dati del coronavirus insieme ai Governatori. Da lì la decisione su eventuali nuove zone rosse, ma intanto una cosa è certa: un Comune o una regione entrerà in zona rossa automatica se registrerà almeno 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti. ARRIVA ANCHE LA VARIANTE INDIANA: DOVE É STATA LOCALIZZATA IN ITALIA

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Coronavirus, il bollettino di sabato 13 marzo 2021

Sono 26.062 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (venerdì 12/3 erano 26.824), a fronte di 372.944 tamponi giornalieri effettuati (ieri 369.636), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 6,98% (venerdì al 7,2%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. Sono 317 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive salgono a 2.982 (+68), con 270 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute di sabato 13 marzo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.