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Coronavirus, Speranza ha firmato la nuova ordinanza sulle mascherine: ecco cosa cambia dall’11 febbraio

Covid-19, firmata l'ordinanza: addio mascherine all'aperto dall'11 febbraio a prescindere dal colore della Regione. Necessarie solo in caso di assembramenti, resta l'obbligo al chiuso

Coronavirus, Speranza ha firmato la nuova ordinanza sulle mascherine: ecco cosa cambia dall’11 febbraio
Minister of Health, Roberto Speranza, during the anti-covid vaccine day at the Spallanzani Hospital where the first drugs were symbolically given to five health workers, Rome, Italy, 27 December 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Coronavirus, firmata l’ordinanza, i dettagli

Il graduale miglioramento della situazione epidemiologica in Italia, dopo l’esplosione dei contagi tra fine dicembre e gennaio, sta rendendo possibile un allentamento delle misure restrittive. Tra queste l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto: la novità era nell’aria da diversi giorni, ma ora è arrivata l’ufficialità. Il ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, ha firmato l’apposita ordinanza: l’obbligo decadrà da venerdì 11 febbraio.

Resta valido l’obbligo nei luoghi chiusi

Da venerdì 11 febbraio, come riporta Repubblica.it, non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto: bisognerà invece indossarla in caso di assembramenti. Rimane l’obbligo di indossarla al chiuso, almeno fino al 31 marzo. Come recita l’ordinanza, fino al 31 marzo “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”.

Addio obbligo all’aperto, mascherina necessaria solo in caso di assembramenti

La stessa ordinanza specifica che “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie, secondo l’ordinanza, i bambini di età inferiore ai 6 anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

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L’obbligo decade a prescindere dal colore della Regione

Sono fatti salvi i protocolli e le linee guida anti-contagio riguardanti le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, ma anche le linee guida per il consumo di cibo e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. La stessa ordinanza specifica che la mascherina integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio. L’obbligo all’aperto decade dall’11 febbraio in tutte le Regioni e nelle Province autonome a prescindere dai colori assegnati.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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