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Coronavirus, rischio lockdown in tutta Italia nelle prossime settimana? Le soluzioni degli esperti

Cosa fare in Italia per scongiurare un nuovo lockdown nazionale? Dall'obbligo vaccinale alla riduzione della quarantena, tutte le idee degli esperti

Coronavirus, rischio lockdown in tutta Italia nelle prossime settimana? Le soluzioni degli esperti
A view of Rome's semi-deserted center on Easter Monday during lockdown due to the Coronavirus (COVID-19) pandemic emergency in Rome, Italy, 05 April 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

Aumentano i positivi al coronavirus in Italia, avanza lo spettro “zona rossa” , ipotesi degli esperti

Il coronavirus non molla la presa sull’Italia, anzi… la curva epidemiologica nel nostro Paese è in costante crescita e il Governo ha già preso i primi provvedimenti per tentare di arginare la diffusione del contagio. Al momento un nuovo lockdown nazionale è escluso, data l’intenzione dell’esecutivo di insistere su Green Pass e terze dosi di vaccino, ma entro metà gennaio è atteso il picco di positività che dovrebbe avvicinare lo Stivale a quota 80-100mila nuovi casi giornalieri. E con il “sistema tamponi” quasi al collasso, lo spettro della chiusura generale torna a terrorizzare i cittadini. E sul da farsi i pareri degli esperti sono contrastanti. Cosa può succedere dunque?

Quarantena ridotta o mantenimento del sistema classico?

Il Governo ad esempio sta riflettendo sulla possibilità di ridurre la quarantena per chi ha fatto la terza dose di vaccino, ipotesi che però non convince affatto Giovanni Maga (Direttore di Genetica Molecolare del Cnr a Pavia) il quale ritiene che il tampone molecolare negativo sia fondamentale per uscire dall’isolamento. D’accordo anche Carlo Signorelli, Professore di Igiene e Sanità Pubblica all’ospedale “San Raffaele” di Milano: lo scienziato fa presente che sono molte le persone fragili non vaccinate o che non hanno ancora fatto la terza dose, di conseguenza alleggerire la quarantena significherebbe metterle in pericolo. Di opinione contraria è invece il virologo Matteo Bassetti, Direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico “San Martino” di Genova, che ritiene la variante Omicron non così letale e sarebbe favorevole all’alleggerimento delle norme sull’isolamento: “se si continuerà a fare tamponi a tutti – ha detto alla stampa – e quindi anche a chi non ha sintomi o, magari ha solo un raffreddore, potrebbe succedere che il 25 gennaio 1,5 milioni di persone risultino positive”.

Gli scenari sul lockdown

Su una cosa sono tutti d’accordo: il lockdown generale porterebbe sì alla riduzione dei casi Covid-19 ma comporterebbe anche un nuovo stop economico (per non parlare delle conseguenze psico-sociali) che l’Italia non può permettersi. Le alternative però ci sarebbero. Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Università di Trento, ad esempio chiede il lockdown solo per non vaccinati, forte del fatto che in Germania questo sistema ha ridotto di gran lunga il numero di morti e ricoverati in terapia intensiva. E Sergio Abrignani, Professore di Patologia Generale presso l’Università degli Studi di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico, aggiunge che sarebbe opportuno introdurre direttamente l’obbligo vaccinale nazionale per garantire all’Italia la zona bianca perenne.

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Coronavirus, il bollettino in Italia di martedì 28 dicembre 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 30.810 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano 24.883. I tamponi effettuati sono 343.968, contro i 217.052 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 9% (ieri era 11,5%). Sono 142 i morti, 37 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 27 dicembre.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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