Coronavirus, stadi riaperti in tutta Italia: ecco in che modo si potrà assistere alle partite di calcio
Arriva l'annuncio del Governo: stadi aperti in tutta Italia con massimo mille spettatori. Ecco come si potrà assistere agli eventi sportivi
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Coronavirus, stadi riaperti in tutta Italia: ecco in che modo si potrà assistere alle partite di calcio
L'apertura tanto attesa è arrivata: il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, come riportato da SkyTg24, ha dato l'ok alla riapertura graduale degli stadi in tutta Italia. Gli impianti sportivi saranno aperti per mille persone che potranno dunque assistere in diretta alle partite di calcio e non solo. Inizialmente soltanto le regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia erano state autorizzate ad aprire, ma dopo poche ore il provvedimento è stato esteso a tutto il Paese con grande soddisfazione di tutto il mondo sportivo.
Le ordinanze di Veneto e Lombardia
Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha così firmato l’ordinanza valevole sino al 3 ottobre, secondo la quale gli spettatori avranno l’occasione di tornare a sostenere nuovamente dal vivo i propri beniamini. La soglia limite di questo nuovo inizio è costituita da 1.000 spettatori nel caso degli impianti all’aperto, come gli stadi di calcio, e di 700 per i palasport. Anche Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, ha firmato l’ordinanza regionale. I numeri sono sempre gli stessi: massimo 1.000 spettatori negli impianti all’aperto e 700 nei palasport.
Obbligo di indossare la mascherina e divieto di entrare allo stadio con bandiere e striscioni
Sarà obbligatorio per gli spettatori indossare la mascherina negli eventi sportivi al chiuso dall’inizio alla fine. Nel caso degli eventi all’aperto, la mascherina andrà indossata a partire dall’ingresso sino al raggiungimento del proprio posto. Ogni volta che ci si allontanerà dal proprio posto, tipo per recarsi ai servizi oppure in fase di deflusso, sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina. Striscioni e bandiere, inoltre, non potranno essere potati all’interno dello stadio. Il Presidente del CONI Giovanni Malagò si auspica una maggiore uniformità di valutazione.
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Intanto, le polemiche non mancano
A seguito di quest’ordinanza, come era ampiamente prevedibile, non sono mancate le polemiche La decisione in oggetto ha fatto storcere il naso a molti. Il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato una riunione d’urgenza con Spadafora e Speranza, rispettivamente ministri dello Sport e della Salute.
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