Coronavirus, stop al Green Pass in Sicilia: i medici si oppongono, ecco perché

La Fimmg si oppone al Green Pass in Sicilia: ecco i motivi dello stop e quali sono le richieste dei medici di medicina generale

Green pass, i tamponi molecolari dureranno 72 ore - Foto PixaBay.com
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Coronavirus, stop al Green Pass in Sicilia: i medici si oppongono, ecco perché

Il Green Pass è da pochi giorni realtà: si tratta del “certificato verde" attraverso il quale chi vive in Italia potrà partecipare ad eventi e cerimonie e (dal 1° luglio) viaggiare in Europa. Si tratta di un documento sia cartaceo che (grazie alle app Immuni e Io) digitale che consentirà a chi ha bisogno di spostarsi da una parte all'altra del Paese, o del territorio europeo, di farlo senza problemi. Nelle scorse ore però è nata una polemica che ha di fatto bloccato il Green Pass in Sicilia: a farlo è stata la Fimmg (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale) che si oppone alla decisione del Governo di stampare la certificazione negli ambulatori dei medici di famiglia. Ecco il motivo, come riportato da BlogSicilia.it.

Perché i medici si oppongono al Green Pass

É una richiesta imbarazzante e che ferisce – ha detto il Segretario Fimmg Sicilia Luigi Galvano – e che arriva dopo l’ennesimo tentativo di trasformare in tecnici informatici e amministrativi i nostri medici. Così facendo si sottrae altro tempo all’assistenza dei pazienti e mortifica la professionalità dei medici. Non accetteremo una visione della medicina generale di carattere 'impiegatizio', una medicina generale che si vorrebbe costringere a sottrarre altro tempo all’assistenza dei pazienti per adempiere a funzioni amministrative che nulla hanno a che fare con la pratica medica". In sostanza la Fimmg respinge categoricamente la possiblità che siano gli stessi medici a dover stampare il Green Pass per i pazienti, chiedendo che della faccenda si occupi personale amministrativo e funzionario degli enti regionali e nazionali. ECCO DA QUANDO NON PORTEREMO PIÚ LA MASCHERINA ALL'APERTO

Il bollettino di lunedì 21 giugno 2021

Sono 495 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 881), a fronte di 81.752 tamponi giornalieri effettuati (ieri 150.522). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è allo 0,6% (stabile rispetto allo 0,6% di ieri). Sono 21 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive sono 385 (-4), con 9 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 21 giugno sulla situazione coronavirus in Italia. ECCO IN QUALE REGIONE D'ITALIA É PIÚ PRESENTE LA VARIANTE INDIANA

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Ecco come si ottiene il Green Pass e le differenze tra il GP solo italiano e quello europeo

Il Green Pass, come spiegato nel paragrafo precedente, è la certificazione ufficiale che autorizza il richiedente a partecipare a cerimonie ed eventi nel territorio italiano e, a partire dal 1° luglio, a viaggiare in Europa per qualsiasi motivo. Esso si ottiene in tre modi diversi attraverso le app Immuni e Io: presentando un tampone negativo effettuato 24 ore prima della richiesta del Green Pass, certificando che si è contratto il Covid al massimo sei mesi prima della richiesta del GP e dopo essersi vaccinati. Proprio in quest'ultimo punto risiede una differenza sostanziale: il Green Pass per eventi in Italia potrà essere ottenuto solo a partire dal 15° giorno successivo alla somministrazione della prima dose (Pfizer, Moderna o Vaxzevria), per quello europeo si dovrà completare l'intero ciclo vaccinale e attendere 15 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Per il siero monodose Johnson&Johnson, invece, il Green Pass avrà valore sia in Italia che in Europa dopo 15 giorni dall'inoculazione. Il Green Pass avrà una valenza di nove mesi per i vaccinati, di sei mesi per i guariti dal Covid e della durata dello spostamento per i non vaccinati e mai affetti da Covid.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.