Coronavirus, il CTS si esprime sulle mascherine all’aperto: ecco tutti i dettagli
In Italia è sempre più basso il numero di malati di coronavirus e di nuovi positivi giornalieri: con l’accelerata nella campagna di vaccinazione nazionale, la vera chiave nella battaglia contro il Covid-19, la situazione sta progressivamente tornando alla normalità dopo un anno e mezzo di sofferenze e sacrifici. E dopo zone rosse e coprifuoco le prossime a sparire saranno le mascherine all’aperto: oggi si è tenuta la riunione tra il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico per decidere la data in cui far cadere l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale all’aria aperta. Le date papabili erano il 28 giugno e il 3 luglio, vediamo cosa è emerso dal vertice come riportato da SkyTg24. NUOVO FOCOLAIO E BOOM DI TAMPONI, ECCO DOVE
La decisione sulle mascherine all’aperto
In tutte le regioni in zona bianca, quindi al momento tutte tranne la Valle d’Aosta, a partire dal 28 giugno non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto a meno che non ci si trovi in situazioni di assembramento come code, mercati e fiere. Una buona notizia per chi iniziava a soffrire particolarmente il caldo, accentuato ancor di più dalla mascherina a coprire naso e bocca, che dimostra come l’Italia si trovi in una situazione molto diversa rispetto a mesi fa. In ogni caso, il dispositivo di protezione personale dovrà essere portato con sé per essere indossato, appunto, nei luoghi all’aperto a rischio assembramento. Resta l’obbligo di utilizzare la mascherina al chiuso e nei contesti in cui non fosse possibile mantenere il distanziamento sociale. OPEN DAY ASTRAZENECA DISERTATO, ECCO IN QUALE REGIONE E PERCHÉ
Il bollettino di lunedì 21 giugno 2021
Sono 495 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 881), a fronte di 81.752 tamponi giornalieri effettuati (ieri 150.522). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è allo 0,6% (stabile rispetto allo 0,6% di ieri). Sono 21 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive sono 385 (-4), con 9 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 21 giugno sulla situazione coronavirus in Italia. ARRIVA L’HANTAVIRUS, ECCO CHE COS’É
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Coronavirus, 34enne ricoverato dopo vaccino Johnson&Johnson: tutti i dettagli
Nuovo caso di sospetta trombosi causata da un vaccino anti coronavirus: a Genova, come riportato da IlFattoQuotidiano.it, un uomo di 34 anni è stato ricoverato al “Policlinico San Martino” con una probabile sindrome trombocitopenica trombotica. Il ragazzo, originario della zona di Imperia, si era sottoposto il 5 giugno scorso all’inoculazione del vaccino Johnson&Johnson (monodose) e nell’undicesima giornata post somministrazione ha riportato un netto calo delle piastrine e, in aggiunta, una sindrome neurologica trattata rapidamente e con successo. Vediamo cosa è successo.
Le condizioni del paziente
Il 34enne, prontamente assistito dai medici del Policlinico San Martino di Genova, ha iniziato subito la terapia con anticoagulanti: attualmente è cosciente e al completamento della fase diagnostica sarà trasferito presso la Terapia intensiva generale. In ogni caso non è in pericolo di vita, anche se non si arrestano i casi di trombosi (e con essi le polemiche) derivati dai vaccini a vettore virale, dunque i sieri Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen di Johnson&Johnson.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.