Coronavirus, ulteriore richiamo del vaccino dopo l’estate?
Continuano a diminuire i nuovi casi di Coronavirus in Italia: il netto miglioramento è dovuto alle restrizioni, all’aumento delle temperature ma anche alla campagna vaccinale, che procede in maniera molto più spedita rispetto a qualche mese fa. Sul futuro, però, non abbiamo grosse certezze: dopo l’estate, infatti, potrebbe essere necessario un ulteriore richiamo del vaccino per rafforzare l’immunità dall’infezione. Pfizer ha già avviato una sperimentazione in tal senso. Leggi anche Coronavirus, Locatelli annuncia: “Non vivremo mai più altri lockdown. Sulle mascherine all’aperto vi dico che…”
Lo studio di Pfizer
Secondo alcuni studi, infatti, nei Paesi in cui la campagna vaccinale è entrata a pieno regime in primavera, dopo circa 6-8 mesi dalla seconda somministrazione potrebbe essere necessaria una terza dose. Per l’Italia, dunque, il richiamo sarebbe necessario tra autunno e inverno. Pfizer, come riporta Fanpage.it, ha avviato una sperimentazione che prevede l’iniezione della terza dose su adulti di età pari o superiore a 65 anni. 600 le persone partecipanti a cui sarà valutata la somministrazione del richiamo in concomitanza con l’anti-pneumococcico Prevnar-20. Leggi anche Figliuolo scrive una dura lettera alle regioni e annuncia l’addio agli hub vaccinali: verranno coinvolti medici e pediatri
La conferma di Brusaferro
In questi giorni si sta discutendo molto a proposito della eventuale necessità di somministrare una terza dose di vaccino dopo l’estate. Conferme in tal senso sono arrivate da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa settimanale per la presentazione dei dati dell’emergenza: “Il tema dei richiami è all’attenzione ed è un’ipotesi allo studio: si sta valutando la durata della copertura immunitaria e stiamo inoltre monitorando le varianti del virus. Dobbiamo dunque essere pronti ad utilizzare eventualmente dei richiami, in maniera estesa o per determinate categorie di persone”. Leggi anche Fra pochi anni il Covid diventerà una banale influenza: ecco quando diventerà endemico
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Per Faucy richiamo entro 12 mesi
Sul tema si è espresso anche Anthony Faucy, virologo americano, secondo il quale con tutta probabilità “sarà necessario un richiamo dei vaccini almeno entro 12 mesi da quando si è ricevuta l’immunizzazione primaria, inclusiva della seconda dose”. Secondo l’esperto, infatti, “l’efficacia di questi vaccini non dura tutta la vita ma è di almeno 6 mesi e probabilmente ben di più, perciò ritengo che un booster, ovvero un richiamo rafforzante, sarà dovuto entro più o meno un anno dal primo”.
Moderna invita ad effettuare una terza dose
Anche Moderna, in realtà, raccomanda l’utilizzo di una terza dose. Secondo l’amministratore delegato Stéphane Bancel, intervistato dal Journal du dimanche, sarà necessario “vaccinare con una terza dose tutti i soggetti a rischio dalla fine dell’estate, in particolare i residenti delle case di cura che hanno ricevuto la prima dose all’inizio dell’anno”. L’immunità del vaccino Moderna, secondo Bancel, è garantita “da uno a tre anni a seconda del paziente”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.