Coronavirus, dal 15 giugno ok a nuove riaperture
Sono ormai trascorsi oltre tre mesi da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l’Italia intera. Dopo l’inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire da lunedì 18 maggio c’è stata la riapertura di alcune attività, mentre dalla giornata di mercoledì 3 giugno è subentrato un nuovo e ulteriore allentamento delle misure restrittive con liberi spostamenti all’interno del Paese e l’abolizione dell’autocertificazione. Dalla giornata del 15 giugno, c’è stato l’ok da parte di Governo e Comitato Tecnico Scientifico per la riapertura di cinema e teatri.
La curva epidemiologica mondiale flette, ma non cala
Mentre in Italia l’epidemia ai minimi storici dal suo inizio, nel mondo la curva epidemiologica tende a flettere, ma ancora non cala: sono infatti oltre 8.500.000 i contagiati nel mondo, di cui oltre 4.500.000 di persone sono già guarite e quasi 460.000 persone sono purtroppo decedute per una mortalità mondiale del virus che si attesta intorno al 5,3%. Sono quindi ancora oltre 3.500.000 le persone attualmente malate. I tre Paesi più contagiati al mondo sono rispettivamente gli Stati Uniti con oltre 2.200.000 di casi accertati, il Brasile con oltre 1.000.000 e la Russia con quasi 570.000 contagi.
L’ISS esamina le acque reflue di dicembre 2019 di Milano, Torino e Bologna: c’è traccia di covid-19
Dagli esami effettuati sulle acque reflue di dicembre 2019 dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) parrebbe che, stando a quanto riporta il sito “repubblica.it” ci sarebbero tracce RNA del virus nei depuratori di Milano, Torino e Bologna. Questo significa che, almeno dalle prima conclusioni, il virus è con noi da molto prima che ne venisse diramato l’allarme poco oltre metà febbraio. La possibilità che tracce di covid-19 potessero essere ritrovate nelle acque è stata scoperta per la prima volta a Parigi, dove è invece stato individuato nelle acque non potabili e nella Senna.
Arpa Piemonte il mese scorso aveva negato tracce di virus nelle acque reflue
Una conclusione che appare però in contraddizione con quanto affermato il mese scorso, precisamente il 7 maggio, dall’Arpa Piemonte, che esaminando le acque di scarico della città di Torino non aveva ritrovato tracce di covid-19. Non solo, l’Arpa Piemonte aveva eseguito anche una serie di test sulle polveri sottili e anche in quel caso non è stata ritrovata alcuna traccia del coronavirus. I risultati dell’esame avevano infatti portato a concludere che non ci fossero tracce di covid-19 né nell’aria, né nelle acque di scarico di Torino.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 19 giugno 2020
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di oggi, venerdì 19 giugno 2020, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 21.543 (-644 rispetto alla giornata di ieri). Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 34.561 (+47 rispetto a ieri), mentre i guariti/dimessi 181.907 (+1363). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano 161 (-7). In generale, il totale dei casi è di 238.011 (+251 rispetto a ieri).
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
