Coronavirus, troppi casi: chiuse le scuole e chiesta la zona arancione in comune del sud Italia. Ecco cosa sta succedendo

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Coronavirus, tornano le restrizioni

L'aumento di casi di Coronavirus in atto da diverse settimane sta costringendo le amministrazioni, nazionali e locali, ad introdurre nuovamente misure restrittive per fermare l'avanzata del virus. Se a livello centrale il Governo ha introdotto il Super Green Pass, a livello locale i Comuni stanno ricorrendo a restrizioni ulteriori: in tanti casi è stato introdotto l'obbligo di mascherina all'aperto, sono state chiuse le scuole e non solo.

Scuole chiuse fino a Natale a Luzzi

A Luzzi, Comune di quasi 9mila abitanti in provincia di Cosenza, il Sindaco Umberto Federico ha prorogato la chiusura delle scuole. Il precedente provvedimento era valido fino al 7 dicembre ed è stato prorogato fino al 22 dicembre: gli alunni, insomma, torneranno tra i banchi dopo le festività natalizia. Come spiegato dall'amministrazione comunale e riportato da Quicosenza.it, la scelta di sospendere le attività didattiche in presenza si è rivelata fondamentale per evitare la diffusione di focolai all'interno delle istituzioni scolastiche.

Il comunicato dell'amministrazione comunale

L'amministrazione comunale ha motivato la scelta di chiudere le scuole spiegando che in questo momento l'incremento dei contagi riguarda in una percentuale importante, pari al 26%, la popolazione di età inferiore ai 18 anni. “.Siamo coscienti di chiedere un nuovo sacrificio ai nostri bambini, che dovranno studiare, in questo scorcio di dicembre che ci separa dalle festività natalizie, con la DaD e con le innumerevoli difficoltà ad essa legata, ma siamo speranzosi e fiduciosi che grazie al sostegno e ai sacrifici delle famiglie e alla dedizione e alla professionalità dei loro attenti docenti riusciremo a vivere un Natale sereno e a ripartire in presenza nel nuovo anno".

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