
Coronavirus, la situazione epidemiologica continua a peggiorare
La situazione epidemiologica, in Italia, è ormai in netto peggioramento da diverse settimane. Per ora il sistema ospedaliero non è sotto pressione, ma il continuo aumentare dei casi potrebbe presto far cambiare le cose. Da nord a sud, intanto, non mancano le criticità: è proprio per questo motivo che alcune amministrazioni comunali stanno chiedendo misure più stringenti per evitare che la curva dei contagi subisca un’impennata significativa.
In provincia di Crotone tre comuni chiedono un intervento per evitare assembramenti
I presidenti di tre Consigli comunali del crotonese, come riporta Quicosenza.it, hanno scritto al Prefetto di Crotone, al Presidente della Regione Calabria ed alle istituzioni locali competenti in maniera di ordine pubblico e sanità, chiedendo loro di intervenire per evitare episodi di assembramento della popolazione, che determinerebbero una pericolosa ed ulteriore impennata della curva dei contagi che avrebbe ricadute gravose sui presidi ospedalieri: i Comuni in questione sono Petilia Policastro, Mesoraca e Roccabernarda.
Il meccanismo del tracciamento dei contagi è saltato
Secondo i tre presidenti dei Consigli comunali, Ferinando Militerno, Teresa Ferrazzo e Antonio Piro, la situazione è ancora più grave rispetto a quella ufficialmente documentata “in quanto è saltato letteralmente il meccanismo del tracciamento dei contagi a causa dell’utilizzo sempre più diffuso dei tamponi rapidi fai da te, che permettono la mancata denuncia all’autorità sanitaria dei positivi al Coronavirus.
La situazione rischia di degenerare
Questa situazione, insomma, rischia di diventare esplosiva: le conseguenze sono un carico di lavoro insostenibile per l’Azienda sanitaria provinciale e un gas importante tra i numeri dei positivi rivelati dai test rapidi antigenici effettuati nelle predisposte sedi e quelli comunicati dall’Asp alle autorità comunali, generando maggiore confusione sui dati. I tre comuni, per questo motivo, hanno chiesto l’istituzione della zona rossa.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.